GAZZETTA DELLO SPORT Cooperativa del gol. Nessuno meglio della banda Roma

Esultanza Roma
Esultanza Roma

(C. Zucchelli) Nel 1983 c’era Pruzzo, nel 2001 Batistuta e Montella. La storia (tricolore) della Roma è una storia fatta di numeri 9 nel senso più classico del termine ma Garcia potrebbe, anche in questo, rappresentare una felice eccezione.D’altronde, lo ha detto fin dalle prime conferenze: «Preferisco avere tanti giocatori che segnano, piuttosto che uno solo da 20 gol». La squadra lo ha preso in parola: in 3 mesi sono già 13 i giocatori che sono andati a segno, di cui 12 in campionato (più Maicon in Champions all’Olimpico col Cska). Non solo: Garcia vuole che la squadra tenti spesso la conclusione in porta da calcio da fermo (Totti e Pjanic sono degli specialisti e sono già arrivate 3 reti così) e che si provi spesso a cercare la via del gol da fuori area, «visto che ormai gli avversari ci conoscono e si chiudono».

SOLUZIONI Sarà (anche) per questo che a fine allenamento le sedute di tiri in porta sono quasi obbligatorie e diventano un modo per aggiustare la mira e divertirsi. E prendere fiducia, come dimostra la progressione di Holebas contro l’Inter: il greco sembrava timoroso, Totti lo seguiva e lo invitava ad avanzare, lui che in allenamento spesso e volentieri ha avuto modo di vedere il sinistro del compagno. Holebas, ultimo in ordine di tempo ad andare in gol, è il secondo difensore ad aver segnato in campionato, dopo Torosidis, mentre gli altri reparti hanno visto più interpreti segnare. Se Ljajic e Destro sono quelli che hanno segnato di più in Serie A (4 reti), in attacco hanno timbrato il cartellino Totti, Iturbe, Florenzi e Gervinho, mentre a centrocampo Pjanic, De Rossi, Nainggolan e Keita.

FIDUCIA RADJA Proprio il belga rappresenta l’esempio lampante di quanto conti la fiducia e il lavoro a Trigoria: a inizio stagione Garcia gli chiedeva di tirare di più e lui lo ha preso in parola. Ha segnato con la Fiorentina e con l’Atalanta e ha propiziato l’autogol dell’Empoli. Anche Ljajic, che la scorsa stagione era accusato di eccessivo egoismo, ha ritrovato quella continuità che tanto piaceva a Montella nel 2013: ha segnato contro Parma, Torino, Atalanta e Chievo e ha imparato a sacrificarsi in copertura.

PRIMATO La volontà di Garcia di mandare tutti in gol si vede anche nel confronto con le altre di Serie A: la Roma ha 12 marcatori, 2 in più della Fiorentina, che conta 10 giocatori in gol in campionato, ben 3 in più di Genoa e Juve, fermi a quota 9. L’avversaria di oggi, il Sassuolo, ha mandato a segno 8 calciatori: il più prolifico (3 gol) è quel Berardi che lo scorso anno al 94’ realizzò il gol dell’1-1 e ricacciò in gola l’urlo di Garcia e dei tifosi all’Olimpico che avevano già cominciato a festeggiare. Gli stessi che oggi sperano in un finale differente, con buona pace di Di Francesco, che nel 2001 lo scudetto lo ha vinto insieme a Batistuta e Montella.

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