IL FISCHIETTO Cska Mosca imbattuto con il tedesco Brych. Precedenti allarmanti per le italiane

Felix Brych
Felix Brych

E’ il tedesco Felix Brych l’arbitro designato per la direzione dell’importante sfida che attende i giallorossi a Mosca contro il Cska. A dispetto della giovane età il fischietto classe ’75 vanta un curriculum assolutamente di primo piano sia dal punto di vista nazionale che soprattutto internazionale. Lo scorso anno ha condotto a Torino la finale di Europa League tra Siviglia e Benfica, vinta ai rigori dagli andalusi. Per i giallorossi si tratta del primo accoppiamento con l’arbitro tedesco. Discorso diverso per i moscoviti che annoverano due precedenti con l’avvocato bavarese – entrambi piuttosto datati – dai quali sono usciti incolumi. Nel 2009 quando la competizione era ancora denominata Coppa Uefa, Brych disciplinò la sfida casalinga del Cska contro l’Aston Villa, terminata 2-0 in favore dei russi grazie ai sigilli di Zhirkov e Wagner Love. Un gettone anche in Champions League nella gara degli ottavi di finale dell’edizione 2009-2010, anch’essa disputata in casa dal Cska Mosca contro il Siviglia e finita in parità sul punteggio di 1-1.

CARRIERA – Natio di Monaco di Baviera, il trentanovenne Felix Brych risulta laureato in legge ed esercita la professione di avvocato in una banca della città bavarese. Nel 1999 ha avuto inizio la sua brillante parabola professionale in qualità di giudice di gara. Dopo due anni trascorsi nelle serie minori, i buoni uffici esibiti lo hanno proposto all’attenzione dei vertici arbitrali teutonici garantendogli a partire dal 2001 il salto di qualità nella Zweite Liga, omologo della nostra Serie B, categoria dove mette insieme 91 presenze. L’esordio in Bundesliga risale invece al 2004 nel confronto tra Schalke e Mainz terminato in parità. Nel massimo campionato germanico Brych ha presieduto 185 sfide mettendo a referto 629 ammonizioni, 37 espulsioni (17 per rosso diretto) ed assegnando 53 calci di rigore, quasi uno ogni 4 gare. Una particolarità della sua traiettoria professionale risiede nel non aver mai potuto arbitrare il Bayern Monaco ed il Monaco 1860, in quanto squadre della sua città. Un freno considerevole alla direzione di numerosi incontri di prestigio in campo nazionale, è stato rappresentato proprio dall’impossibilità di accompagnarsi ai “Roten” ora allenati da Guardiola, in parte compensato da altre conduzioni di spicco come il derby tra Borussia Dortmund e Schalke o le sfide tra i gialloneri ed il Bayer Leverkusen. Un episodio curioso circa l’operato di Brych risale proprio ad una gara delle Asprine, precisamente quella del 18 Ottobre dello scorso anno contro l’Hoffenheim: nella circostanza il fischietto teutonico ratificò una rete irregolare del centravanti del Leverkusen Stefan Kiessling, sollevando le proteste dell’Hoffenheim. La sfera infatti terminò la sua corsa in porta, ma infilandosi dall’esterno della rete, a causa di un foro presente nella stessa del quale nè l’arbitro nè i giudici di linea si avvidero. L’accaduto ebbe grande risonanza mediatica tanto che la squadra del Baden-Württemberg chiese senza successo la ripetizione del match perso ingiustamente 2-1.

INTERNAZIONALE – Entrato nell’organigramma degli arbitri Fifa a partire dal 2007, il suo esordio in Champions League si è svolto nell’ottobre 2008, con l’arbitraggio della partita tra Liverpool e PSV Eindhoven. Le sue ottime direzioni si ripetono anche in campo internazionale tanto da che agli albori della stagione 2009-2010 gli viene tributato il riconoscimento “Elite” UEFA, categoria che include i migliori arbitri d’Europa. In Champions League ha totalizzato finora 36 apparizioni, 7 nei preliminari e 29 nella competizione, comminando complessivamente 130 ammonizioni, 9 espulsioni e concedendo 15 tiri dal dischetto. Sono 8 invece le gare regolamentate in Europa League, tra cui la finale della scorsa edizione. La direzione più influente per quanto concerne la coppa dalle grandi orecchie gli è stata affidata nel 2012, in occasione della semifinale di andata tra Chelsea e Barcellona, vinta 1-0 dalla squadra di Di Matteo che poi si impose nell’atto finale della manifestazione. Per quanto concerne gli incontri tra rappresentative nazionali, Brych ha svolto in due occasioni il ruolo di quarto ufficiale di gara: nella finale di Confederations Cup tra Brasile e Spagna disputata nel 2013 e nella finale dell’edizione 2012-2013 di Europa League tra Benfica e Chelsea giocata all’Amsterdam Arena. Nel 2013 per volere della commissione arbitrale FIFA sovrintende il ritorno dello spareggio intercontinentale per l’accesso ai mondiali 2014 tra Nuova Zelanda e Messico, preambolo alle due direzioni entrambe nella fase a gironi avute in dote nella kermesse iridata svoltasi in Brasile: Uruguay-Costa Rica e Belgio-Russia.

PRECEDENTI CON LE ITALIANE – Per l’arbitro bavarese si tratta del primo abbinamento con i giallorossi. Non molto incoraggianti i trascorsi con le squadre italiane, tutti dipanati sul palcoscenico della Champions League. Sotto la potestà di Brych sono giunte appena 2 vittorie in 7 sfide interpretate dalle squadre del Belpaese. Quella della Fiorentina nell’affermazione interna contro il Liverpool risalente all’edizione 2009-2010, bissata dal Milan, peraltro proprio in Russia, al cospetto dell Zenit battuto per 3-2. I rossoneri figurano come il club tricolore più volte diretto dal fischietto teutonico. Nel complesso si enumerano quattro precedenti, quello sopracitato cui aggiungere tre pari, sempre per 1-1 con Real Madrid, Barcellona ed Ajax. Incrocio nefasto per il Napoli, eliminato dagli ottavi di finale nella stagione 2011-2012 per mano del Chelsea dopo i tempo supplementari. Quest’anno la prima italiana a cimentarsi con Brych è stata la Juventus con esiti tutt’altro che positivi, data la sconfitta di misura rimediata al Calderòn contro l’Atletico Madrid firmata Arda Turan.

A cura di Danilo Sancamillo

Twitter: @DSancamillo

 

 

 

 

 

 

 

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