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AS ROMA Totti: “Un onore essere paragonato a Facchetti. Ho ancora voglia e passione. Crisi Roma? Speriamo sia passata”

Totti
Totti

Francesco Totti oggi è a Milano, da poco insignito per il ‘Premio Giacinto Facchetti’ dalla Gazzetta dello Sport. Ecco la sua intervista integrale odierna.

Che ricordo hai di Giacinto?

“Ricordi pochi, non l’ho mai conosciuto personalmente, solo di sfuggita. Ne ho sentito parlare bene, come una persona positiva e importante. Sono contento del premio, ringrazio la famiglia, mi dispiace di non averlo conosciuto, persone così belle fanno bene al calcio”.

Ti saresti mai aspettato una cavalcata così alla Roma?

“No, pesnavo solo a divertirmi inizialmente. Sono riuscito a realizzare un sogno importante, quello di indossare la maglia che amo, anche se non ho vinto moltissimo”.

Hai ancora voglia di giocare come da giovanissimo?

“Quando c’è la passione c’è tutto, mi diverto agli allenamenti e ho voglia. Tra poco, al momento giusto, mi metterò da parte”.

Totti e la Roma sono una cosa unica. Avresti scambiato vincere più trofei con la carriera alla Roma?

“Bella domanda, ho comunque avuto una fortuna incredibile anche se ho vinto meno. Sono contento lo stess, forse anche di più”.

Video-messaggio di Carlo Verdone: “Sei stato un Cesare per questa città, hai riportato i figli e i padri allo stadio”. 

“Lui è Roma, lo ringrazio e gli faccio gli auguri di compleanno. Se mi invita andrò a cena da lui. Come dice Carlo dobbiamo riportare le famiglie allo stadio, due ore di domenica a vedere la propria squadra, serve anche a noi dal campo”.

Hai lasciato la Nazionale dopo i Mondiali. Se fossi un mago, come vedi il futuro del nostro calcio?

“C’è stato un declino, soprattutto di natura economica. Cercheremo di tornare a grandi livelli, l’Italia lo merita con la sua storia”.

Numeri esaltanti per Totti dopo l’addio alla Nazionale. C’è rammarico per i colori azzurri?

“Se lo sapevo smettevo prima. No scherzo, ho avuto la fortuna di poter vincere il trofeo più grande. Ringrazio mister Lippi che dopo l’infortunio mi ha chiamato e voluto fortemente per il Mondiale. Ho avuto lui come stimolo, uno staff che mi ha aiutato, fortunatamente siamo riusciti ad ottenere il massimo”.

E’ finita la crisetta della Roma in autunno?

“Può succedere, ci dev’essere ogni tanto la crisi perché non è tutto perfetto. Speriamo non ci sia più per toglierci delle soddisfazioni”.

Domenica c’è Lazio-Juventus. Ti tocca tifare i rivali?

“Un bel guaio, chiuderò gli occhi, quello che succede succede”.

Tra Milan, Juventus, Inter chi è che ti ha provato a portare via da Roma?

“Qualcuno si, ma non faccio nomi”.

A chi devolverai la somma del premio?

“All’ospedale Bambin Gesù e all’associazione che abbiamo fondato con il presidente Malagò”.

Fonte: Gazzetta TV

 

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