NAZIONALE Lippi: “Squadra consapevole della propria forza. Pentito di non aver portato Rossi nel 2010. Totti? Non sta a me parlarne”

Marcello Lippi
Marcello Lippi

Visita questa mattina, nel ritiro azzurro di Coverciano, di Marcello Lippi, ct campione del mondo con l’Italia in Germania nel 2006. “Speriamo che ci sia una continuita’ fra la mia Nazionale e quella che andra’ in Brasile – ha detto a fine incontro – sotto il profilo psicologico, che e’ un aspetto determinante, c’e’ molta somiglianza fra il mio gruppo, che aveva vinto in Germania e che aveva fatto bene anche prima del Sudafrica, e quello che c’e’ oggi. L’augurio che faccio agli azzurri e’ che ci sia anche un pizzico di fortuna che ci vuole in un Mondiale“.

“E’ stata una visita molto emozionante, bella, ho salutato tutti, i vecchi, da Gigi (Buffon ndr), Pirlo, Daniele (De Rossi ndr), e i nuovi“, ha raccontato Lippi prima di lasciare Coverciano. “Ho trovato un ambiente serenamente consapevole di quello che sta andando a fare, della propria forza e qualita’. Ho detto a Giuseppe Rossi che ho il rimpianto di non averlo portato con me in Sudafrica. Lui mi ha abbracciato, come hanno fatto tutti gli altri. Tifo per tutti i giocatori della Nazionale ma per lui in maniera particolare, visto che e’ l’unica volta in cui mi sono pentito di non aver convocato un giocatore, per la sua classe, la sua bravura, la sua genialita’. Italia Balotelli dipendente? Un Cassano diverso da quello dei miei tempi? Totti da convocare? Sono cose che non tocco. A Cesare Prandelli ho detto solo ‘Buona fortuna‘”.

“Fortuna che non si facciano male giocatori determinanti, come e’ accaduto ad esempio a me con Pirlo e Buffon, secondo che stiano tutti al meglio della propria forma in quel momento importante, e poi negli accoppiamenti. E’ chiaro che se negli ottavi di finale e nei quarti incontri l’Australia e l’Ucraina, non e’ come incontrare il Brasile e l’Argentina. Poi ci vuole anche la bravura, come per noi ci fu nella semifinale contro la Germania“.

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