GAZZETTA GIALLOROSSA Roma, una rosa da rinforzare per la Champions: focus sulla Bundesliga (SECONDA PARTE)

Mario Mandzukic: lascerà il Bayern con l’arrivo di Lewandwski?

Continua il nostro viaggio all’interno del campionato tedesco, la Bundesliga, che nell’ultima stagione ha regalato alla Champions League le due finaliste. Con la Roma ormai certa del terzo posto, a un mese e mezzo dal termine del campionato cerchiamo di capire le criticità della rosa giallorossa, individuando i possibili rinforzi per rendere competitiva la squadra di Rudi Garcia, almeno fino ai quarti di finale della massima competizione europea. Senza prendere in esame giocatori il cui costo esorbita le cifre a disposizione di Walter Sabatini, c’è comunque un ottimo bacino a cui attingere. Top player affermati ma in situazioni particolari, potenziali nuove stelle, talenti in rampa di lancio e giocatori in cerca di riscatto. In questa seconda parte analizzeremo centrocampisti, trequartisti e prime punte “offerti” dal campionato tedesco.

L’INCOGNITA PJANIC – 24 anni compiuti ieri e celebrati con un gol per sé stesso e per la mamma. Miralem Pjanic rimane la grande incognita della prossima stagione della Roma. “Il rinnovo ci sarà sicuramente ma ha bisogno dei suoi tempi” ha detto il bosniaco da un lato dimostrando disponibilità al dialogo e dall’altro confermando la rigidità delle proprie richieste. Con il recupero di Strootman atteso per l’inizio della prossima stagione e il riscatto di Nainggolan (almeno altri 5-6 milioni) da versare al Cagliari, i giallorossi potrebbero ritrovarsi a dover acquistare anche due centrocampisti per la propria metà campo. Guardando in Germania, l’ideale potrebbe essere Ilkay Gundogan del Borussia Dortmund, autentico tuttofare dei gialloneri: grande capacità di contrasto, tecnica sopraffina, inserimenti perfetti e personalità da vendere. Praticamente da solo ha vinto la Supercoppa di inizio stagione contro il Bayern per poi fermarsi per tutto l’anno a causa di un infortunio serio quanto preoccupante: un’infiammazione alla radice del nervo della schiena. Un problema che lo tiene fermo da settembre, che ne mette a serio rischio la partecipazione al Mondiale e che ha fatto scendere la sua quotazione da 40 a 30 milioni trattabili (e contratto in scadenza come Pjanic a giugno 2015). Purtroppo in questo ruolo le alternative non sono molte e subito si è costretti a valutare prospetti giovani ma di assoluto talento come Leon Goretzka, centrocampista dello Schalke 04. Nato nel ’95, il giovane tedesco ha un fisico imponente (189 cm) e ancora si potrebbe portar via da Gelsenckirken con un investimento non superiore ai 12 milioni. Il paragone con Pogba forse è precoce ma a tutte le carte in regole per arrivare ai livelli del francese. Tre gol per lui in 19 presenze quest’anno più cinque gettoni in Champions. Sul gradino più basso del podio (con Sebastian Rode già preso a parametro zero dal Bayern) sale una coppia di centrocampisti centrali difficili da affrontare per ogni avversario: intensità e ritmo sono le armi migliori di Johannes Geis, ventunenne centrale del Mainz, sempre presente in questa stagione. Grinta, forza e un sinistro educato fanno di Granit Xhaka il centrocampista svizzero di maggiore prospetto oltre ad essere cardine fondamentale del ‘Gladbach (da affinare la disciplina, 10 gialli in 23 presenze).

ALI E TREQUARTI, FANTASIA AL POTERE – Derubare lo Schalke 04 potrebbe essere un’ottima idea, peccato la difficoltà nel riuscirci. Di certo c’è la Germania ha talenti da vendere: dietro all’incredibile fucina da cui sono usciti Gotze, Reus, Muller, Ozil, Schurrle e Toni Kroos (solo per citarne alcuni), spingono altri elementi di classe cristallina. Parliamo di ragazzi come Julian Draxler (’93, Schalke 04), Max Meyer (’95, Schalke 04), Kevin Volland (’92, Hoffenheim, 9 gol, capitano U21 tedesca), Felix Klaus (’92, Friburgo) e Maxim Arnold (’94, Wolfsburg). Il più famoso è Draxler, lanciato già da tre stagioni dai biancoblu, giunto già a 96 presenze e 14 gol in Bundesliga, oltre alle 35 tra Champions e Europa League e alle 15 in Nazionale. Valutazione stellare la sua, superiore ai 30 milioni, ma giocatore che permetterebbe un salto di qualità impressionante. Dietro alle promesse tedesche, il campionato di quest’anno ha espresso altri talenti stranieri come Roberto Firmino: al quarto anno nell’Hoffenheim, il brasiliano ha segnato 20 gol stagionali e ha attirato su di sé le attenzioni dei maggiori club europei. Costo standard 15 milioni. Il connazionale Raffael, 29 anni, col compagno Max Kruse, 25 anni, stanno trascinando il Moenchengladbach in zona Champions: 15 reti il primo, 10 il secondo. Il Dortmund li osserva. Un pallino di Sabatini è Hakan Calanhoglu, ’94 dell’Amburgo, che quest’anno partendo spesso dalla panchina è andato a segno otto volte, realizzando gol strabilianti come la punizione da 50 metri a Lewandowski e compagni.

A.A.A. CENTRAVANTI CERCASI – I tifosi della Roma sono divisi: a chi piace Mattia Destro e a chi non piace. C’è da dire che i numeri parlano per l’ascolano, 10 reti in 17 presenze senza aver fatto la preparazione con la squadra sono tante. Due però sono i dilemmi: è un attaccante da grandi palcoscenici? E Totti quante partite potrà giocare da titolare? A Garcia e Sabatini la risposta, ma quasi certamente un’altra prima punta farebbe più che comodo. L‘arrivo di Lewandowski a Monaco dal prossimo giugno non avrà di certo fatto festeggiare Mario Mandzukic, capocannoniere della Bundes con 17 gol (32 in 47 presenze in Germania). Il croato ha segnato già 23 reti in stagione ma Guardiola ha acclamato l’arrivo di Lewandowski date le sue grandi doti di movimento. Servirebbe però un’offerta importante per Mandzukic, almeno 20 milioni e, soprattutto, un ingaggio pesante superiore ai 4 a stagione. Per fortuna in Bundes non ci sono solo il croato e il polacco, ma presenta altri ottimi centravanti. A Norimberga sono tutti pazzi per Josip Drmic, svizzero di chiari origini balcaniche, autore di 16 gol di cui uno solo su rigore. Ventidue anni e un Mondiale da disputare con i rosso-crociati. Di sicuro da tenere d’occhio per la potenza e la facilità con cui va a segno. Se poi si cerca un prototipo di giocatore “alla Oliver Bierhoff” allora fanno al nostro caso Michel Lasogga (’91, 12 gol), 189 cm per 88 kg di pura forza, e Timo Werner, giovanissimo diciottenne che lo Stoccarda potrebbe svendere qualora retrocedesse in Zweite-Liga e che fino a oggi ha segnato quattro reti. D’esperienza, ma non di alto livello, rimangono Adrian Ramos dell’Herta Berlino e Venad Ibisevic sempre dello Stoccarda, compagno di nazionale di Pjanic a segno 9 volte nelle qualificazioni Mondiali.

Daniele Luciani

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