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EUROSPORT.FR Strootman, l’anello che mancava alla Roma

Strootman

(Johann Crochet) –La Roma ha speso 20 milioni di euro per Strootman, bonus compresi, ma nessuno ora dirà che il nazionale olandese è costato troppo. Titolare indiscusso nella mediana della sqaudra di Garcia. Strootman completa un terzetto perfetto con De Rossi e Pjanic. L’olandese aiuta i compagni a rendere al meglio, proprio Pjanic sembra trasformato in questa stagione.Fino ad oggi la Roma ha conquistato 10 vittorie e 1 pareggio in undici partite.

Lo sguardo di Strootman è una sfida. Da inizio stagione molti avversari (Badu, Juan Jesus, Hernanes e Behrami), hanno provato a contrastarlo perdendo, sempre, i duelli personali. Strootman, sorride poco, quando sorride lo fa per sfida, quasi un sorriso sadico. Non ha paura di nessuno. Non si arrende mai. Lotta su ogni pallone, senza essere cattivo o protagonista di falli cattivi sull’avversatrio.

Il lavoro senza palla di Strootman è importante quanto la fase di possesso. Legge bene la gara, anticipa gli avversari. E’ importante per Garcia e lo dimostrano i numeri: 14 passaggi intercettati, 37 contrasti vinti.

CON DE ROSSI E PJANIC, UN TRIO PERFETTO – Un altro pregio per Strootman è il suo piede sinistro, uno dei migliori al mondo. Attualmente è dietro Pjanic e Totti nella classifica dei ‘passaggi chiave’ nella Roma. Con De Rossi e Pjanic forma un trio perfetto. I tre si intendono a meraviglia e nel corso di un match non si possono calcolare i passaggi corti tra loro. A differenza dei suoi compagni di reparto, Strootman non salta l’uomo, ma si accontenta di fare la differenza con dei passaggi e delle traiettorie impossibili, una grande precisione ed un gioco relativamente “semplice”.

Là dove Strootman è formidabile, è nelle palle lunghe. Con dei giocatori accanto rapidi come Florenzi e Gervinho, l’olandese riesce a fare delle bellissime aperture senza difficoltà. Nonostante sia un giocatore lento, vista la sua potenza fisica, non è facile però da fermare una volta lanciato a rete. Contro l’Udinese è lui che si è portato al limite dell’area di rigore avversaria prima di mettere sui piedi di Bradley il pallone dell’uno a zero. Contro l’Inter ha fatto una corsa di 70 metri prima di dare a Florenzi il pallone dello 0-3.

UN LEADER SOTTO TUTTI I PUNTI DI VISTA – Lucido per tutti e 90 i minuti, non si precipita nel trovare la giocata ma sceglie sempre il passaggio più semplice ed efficace. Non è un caso che 4 dei 5 assist da lui fatti sono arrivati dopo ore di gioco. E’ un leader sotto tutti i punti di vista: concentrazione, aggressività, tecnica, sete di vittoria. Tutte queste qualità influenzano i suoi compagni che stanno avendo un rendimento eccezionale in questa stagione, lontano dalle brutte prestazioni dello scorso anno. La Roma si tiene stretta il suo gioiello e vuole sfruttare al massimo la sua forza in tutte le restanti gare della stagione. Ad iniziare da domenica, quando i giallorossi incontreranno un Sassuolo in netta ripresa.

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Fonte: eurosport.fr

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