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IL TEMPO Pjanic: “Mai pensato di andare via”

Pjanic

(E.Menghi) – Poteva essere uno dei gioielli «sacrificati» dalla Roma per fare cassa, invece Pjanic è rimasto al servizio di Garcia, che lo usa a tempo pieno. «Fin da quando siamo andati in ritiro – ha raccontato il bosniaco a L’Equipe –, tutto è stato chiaro tra il tecnico e me. Io non ho mai pensato di cambiare squadra, volevo fare un’altra stagione qui. Ora voglio restituire all’allenatore e al club la fiducia che mi hanno dato. A Roma sto bene, mi piace la passione dei tifosi che si identificano totalmente con i loro colori. Sono veramente contento di viverla». Nel bene e nel male. Come quando, dopo il derby di Coppa Italia, si disse contento del gol di Lulic, suo amico e compagno di nazionale (Susic ha convocato ieri Pjanic per le partite con Lichtenstein e Lituania, in programma venerdì 11 e martedì 15 ottobre). «Tutte cavolate, non l’ho mai detto. Mi ha fatto male dentro. Tutto questo fa parte del passato e io voglio guardare solo al futuro».

Si arrabbia ancora a ripensare a quelle frasi arrivate dalla Bosnia: «Mi dispiace per la sconfitta, ma sono contento per Lulic che ha segnato», aveva detto allora. Poi attraverso il profilo Twitter della Roma aveva aggiustato il tiro: «Perdere per perdere, fa meno male prendere un gol di un compagno di nazionale». Il rapporto con i tifosi si era incrinato, ma Miralem lo sta aggiustando con prestazioni che fanno dimenticare le parole: «Sono cresciuto da quando sono qui. Giocare al fianco di Totti e De Rossi, due giocatori immensi, mi ha dato tantissimo». Quest’anno ha raccolto 511 minuti e la panchina non sa cosa sia. Sabatini sa che per Garcia è uno degli intoccabili e presto provvederà ad aggiustare il contratto in scadenza nel 2015: «Non è il momento di parlarne. Per ora penso a dare il massimo per la mia squadra». A San Siro toccherà ancora a lui, De Rossi e Strootman al centrocampo. Bradley ieri è tornato a correre e sarà pronto per l’Inter, mentre l’ex Maicon rientrerà dopo la sosta. La notizia più bella di giornata arriva però dagli spalti: sono esauriti gli ultimi 100 posti in Curva Sud.

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