IL MESSAGGERO Roma mordi e fuggi

Rudi Garcia

(M. Ferretti) La Roma settebellezze di Rudi Garcia più in alto, Napoli e Juventus che inseguono due punti più in basso. I verdetti emessi finora dal campionato appaiono chiarissimi: tre squadre viaggiano ad altissima velocità, tutte le altre hanno ancora il motore imballato. La Roma non ha sbagliato un colpo, Napoli e Juve in un’occasione si sono fermate al pareggio ma, come la capolista, sono ancora imbattute. I giallorossi vantano il miglior attacco, 20 reti, e la miglior difesa, un solo gol al passivo. Numeri alla mano, è la squadra di Rafa Benitez ad avvicinarsi maggiormente a quella di Garcia (18;4) e la sfida di venerdì 18 si annuncia anche per questo da non perdere. In attesa della ripresa del campionato, vale la pena analizzare anche un’altra serie di statistiche che possono aiutare a capire i reali valori delle Tre Sorelle.

RETI E FASE OFFENSIVA – La Juventus, ad esempio, non ha avuto finora una grande tenuta difensiva. Nel passato campionato i campioni d’Italia nelle prime sette giornate avevano beccato soltanto quattro gol, di cui due con il risultato al sicuro. Dopo 10 giornate ne aveva subite cinque mentre quest’anno siamo già a quota sei gol incassati, con la squadra di Antonio Conte che è andata sei volte in svantaggio nelle ultime sette gare. Nel confronto con Roma e Napoli, la Juve – fonte Legadiseriea – ha la migliore media nei tiri (in porta 7,9 e totali 16,6). Un dato che, abbinato a quello della supremazia territoriale (14’30, Napoli 12’01 e Roma solo 10’00), rende alla perfezione l’idea che i bianconeri giocano soprattutto in fase offensiva. E che, quindi, l’attuale impaccio difensivo probabilmente è legato ad una mancanza di equilibrio tra le due fasi. La Roma tira quasi come la Juventus (7,1 e 15,0) ma segna di più (2,9 contro 2,0) anche grazie ad una pericolosità, in sintesi la capacità di arrivare al tiro o costruire occasioni, che nessuna delle altre due Sorelle può vantare, 72% contro il 70,1 del Napoli e il 67,9 della Juventus.

GARCIA, BLITZ IN ATTACCO – La Roma riesce a dominare gli avversari con il suo gioco paziente e manovrato. Quante volte è stato detto o scritto nelle ultime settimane? I numeri lo confermano, ma l’argomento va analizzato con attenzione. I palloni giocati in media dai giallorossi sono 664; il Napoli sta dietro (652,4) e la Juve sta dietro il Napoli (652,1). Nelle sei classifiche speciali elaborate dalla Legadiseriea, le Tre Sorelle sono quasi sempre sul podio, anche se nel possesso-palla l’Inter di Walter Mazzarri è al primo posto alla pari del Napoli, 29’36”. Il peggior piazzamento della Roma, nono posto, è nella supremazia territoriale (10’). Ma se la Roma gioca il più alto numero di palloni, come mai non ha anche il miglior possesso-palla? La risposta arriva proprio dall’analisi della bassa supremazia territoriale (tempo totale di possesso palla nella metà campo avversaria): in sostanza, la Roma gioca molto il pallone nella propria metà campo, ma quando la supera aumenta i giri e va dritta e rapida verso il bersaglio. Ecco spiegato il primato nella pericolosità (capacità di verticalizzare e arrivare al tiro).

La Roma ha segnato in ugual misura in casa e fuori, 10 reti; il Napoli (4 gare al San Paolo e tre in trasferta) l’ha fatto di più in casa (10 contro 8); idem la Juventus (9 contro 5). La Roma non ha mai subito reti all’Olimpico, il Napoli ne ha beccata una al San Paolo. Tutti dati che, come detto, ci portano ad ipotizzare per la sera del 18 una sfida ad altissimo livello, con una doppia opzione: o la sagra del gol oppure porte inviolate.

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