CORRIERE DELLO SPORT Tagliavento, l’uomo d’oro fino a tre anni fa: poi…

Paolo Tagliavento

(E. Pinna) – Tre anni fa esatti (era il 3 ottobre del 2010) è una data che ha fatto da spartiacque fra Paolo Tagliavento, arbitro internazionale della sezione di Terni, e la Roma. Forse, visto quello che dicevano gli altri, per il direttore di gara che ha un negozio di coiffeur (e raccontano che una volta tagliò i capelli ai colleghi a Sportilia, durante il ritiro pre campionato), un bene. Dicevano, i maligni, che fosse il portafortuna dei giallorossi. Anzi, di peggio. Che tifasse giallorosso. Lo dicevano perché scorrevano i numeri, le statistiche, che non fanno altro che dire freddamente quello che è successo. (…)

SORPRESA – La sua designazione per Inter-Roma di sabato sera è stata una mezza sorpresa. Perché non sta andando benissimo (Bologna-Milan non è gara da incorniciare: Robinho è ancora lì che si aspetta il rigore), perché forse ha ancora addosso qualche scoria di Fiorentina-Milan della passata stagione (fu fermato un mese, dopo il rosso a Tomovic cominciò a rincorrere la partita che gli sfuggì di mano), perchè il candidato forte per San Siro era Nicola Rizzoli, che era di “turno” dopo aver fatto l’additional domenica scorsa.  (…)

SERIE SI, POI…. – Torniamo a tre anni fa, allora. Aveva, Tagliavento Paolo da San Gemini, fino a quel momento arbitrato tredici-vittorie-tredici dei giallorossi (cinque addirittura fuori) e tre pareggi. con quattro rigori a favore (contro Reggina, Napoli, Juventus e Lazio) e due contro (li tirarono Palermo e Lazio), con una espulsione contro (De Rossi) e tre… a favore (Parma, Juve e Lazio giocarono di dieci contro undici). Poi l’inversione di tendenza: sette partite, una sola vittoria (nel derby del 2011), cinque sconfitte (tutte in trasferta, compreso un Inter-Roma 5-3 del 6 febbraio 2011 che è anche l’ultimo ko dei giallorossi a San Siro nerazzurro) e un pareggio.

 

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