GAZZETTA DELLO SPORT In vetta due tecnici stranieri: l’ultima volta 44 anni fa

Garcia

(A.Pugliese) – L’ultima volta fu 44 anni fa, era il 1969-70, quando in vetta alla classifica dopo tre giornate c’erano la Fiorentina dell’argentino (poi naturalizzato) Bruno Pesaola e l’Inter del paraguaiano Heriberto Herrera. Da allora mai più fino a oggi, quando a guidare la A ci sono di nuovo due stranieri, entrambi arrivati quest’anno dall’estero: Rafa Benitez col Napoli e Rudi Garcia, che ieri ha agganciato lo spagnolo con la Roma. Nel 1969-70 lo scudetto andò al Cagliari con 45 punti (la vittoria ne valeva ancora due), l’Inter arrivò seconda (41) e la Fiorentina quarta (36). Benitez e Garcia in cuor loro sperano che stavolta vada diversamente.  

Grande vittoria «La cosa più importante sono i 9 punti, la classifica all’inizio non conta – dice Garcia – Ai ragazzi nell’intervallo ho detto: “Se vinciamo in trasferta dopo essere stati sotto, sarà una grande vittoria”. La loro reazione mi è piaciuta, la squadra ha saputo soffrire, restando serena. Il gol di Florenzi è stato importante, dopo siamo riusciti finalmente a sfruttare la profondità». Già, ma intanto la Roma è lassù e ripensando alle sofferenze dei due anni precedenti, è già un bel traguardo. «A me interessa che la squadra vada al massimo come gioco – insiste il francese – Il Parma ha grandi giocatori, non era facile vincere qui». A chiudere i giochi, il rigore che Borriello voleva battere (dopo aver rimproverato Gervinho per non avergli dato il pallone a porta vuota), richiesta cui De Rossi ha detto no. «Ci sono delle regole – chiude Garcia – Se c’è Totti batte lui, altrimenti c’è una lista: Strootman è il vice e ha calciato molto bene». E allora via sul derby: «Abbiamo 6 giorni per lavorarci, siamo tranquilli».

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