GAZZETTA DELLO SPORT Svolta Garcia. Ora c’è Pjanic al centro della Roma

Pjanic

(A.Pugliese) Zeman lo scorso anno diceva che non potevano giocare sulla stessa fascia, «sono due costruttori di gioco e finiscono con il pestarsi i piedi». I colpi e le invenzioni, però, in questa Roma ce l’hanno soprattutto loro ed allora Garcia ha deciso che a tanta qualità non ci vuole rinunciare per nulla al mondo. Come? Semplice, spostando Pjanic in cabina di regia e lasciando Totti come esterno sinistro. Il risultato è il doppio regista che si è visto nel primo tempo dell’amichevole (vinta 9-1) di ieri contro la selezione di Brunico: Miralem a inventare gioco prima nel 4-3-3 e poi nel 4-2-3-1, Totti come sempre libero di svariare e di regalare assist al bacio ai vari Borriello, Lamela e Florenzi.

MULTIUSO  La grande novità della prima Roma di Garcia è però proprio Pjanic regista. Dopo averlo visto nei passati due anni un po’ ovunque tranne nel ruolo dove lui ha sempre detto di voler giocare, Garcia l’ha accontentato subito, consegnandogli di fatto le chiavi della sua Roma. «Il vantaggio di Pjanic è che è un giocatore molto tecnico – ha detto a fine gara Garcia – e può essere schierato in tutte le posizioni dal centrocampo in su. In questo caso, però, abbiamo giocato contro una squadra molto difensiva ed è ovvio che la sua qualità, soprattutto sui lanci lunghi, si sia vista di più». In realtà non solo quella, visto che Miralem è stato al centro di ogni giocata nei primi 45’, aprendo le danze dopo appena tre minuti con un assist delizioso per Florenzi (colpo di testa sul palo opposto a chiusura dell’inserimento dell’intermedio) e segnando un gol (quello del 5-0) con finta e scarico sul difensore e destro rasoterra da venti metri a fil di palo.

PRONTO RISCATTO Insomma, dalle prime impressioni questa può essere davvero la stagione del riscatto, quella dove Miralem deve dimostrare di aver messo da parte quei difetti di personalità (e giocare da regista lo può aiutare nell’autostima e nella consapevolezza dei propri mezzi) o quelle lacune nella fase difensiva (ieri un po’ ha sofferto, ma dipende anche dalla condizione fisica ancora approssimativa) che avevano creato la crepa con Zeman. Sopra a tutto, però, c’è un’idea che sta diventando certezza: Pjanic per Garcia è un giocatore fondamentale e difficilmente se ne priverà. Anche perché la prima regola di Garcia è quel «palla a terra» che prevede piedi morbidi. E quelli di Miralem sembrano baciati…

Assist e genio E Totti? Francesco anche ieri ha fatto vedere di aver già carburato a dovere, merito di un fisico tirato a lucido. Ha segnato il 3-0 con un colpo da biliardo, mandato in porta più di una volta Borriello (il 2-0 nasce da una sua verticalizzazione) e inventato giocate per i compagni. «Tutti e tre gli attaccanti hanno la possibilità di muoversi, anche se poi ci sono delle consegne difensive severe. La qualità dei passaggi di prima di Francesco può fare la differenza, lui può essere molto importante nel nostro assetto offensivo». Insomma, il doppio regista sembra prendere corpo così. Anche se stavolta Pjanic e Totti giocano lontani. Ci si poteva pensare anche prima, però..

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