LA REPUBBLICA Il codice degli eccessi

Osvaldo

(F. Bocca) Quando non si muove in un’area di rigore, dove fa bene il suo mestiere, Pablo Daniel Osvaldo è un tipo insopportabile. Per farla abbastanza breve e per sintetizzare al massimo le scorie post derby che arrivano pure in nazionale. Nel senso che arrivano le scorie ma non Osvaldo, depennato dalla Confederations Cup e dalle partite precedenti per aver saltato la premiazione di Coppa Italia. Ufficialmente non per il velenoso scambio di cortesie col suo allenatore, ma insomma pure quelle hanno avuto sicuramente il loro peso. Il calciatore azzurro è un simbolo e dunque sia disciplinato, giusto, immacolato, possibilmente non si metta le dita nel naso.

E a occhio Osvaldo non rientra in nessuna di queste categorie, innamorato com’è del look di bella canaglia. Se Osvaldo è insopportabile, il codice etico di Prandelli, ormai applicato ripetutamente e severamente, comincia però a diventare simpatico come la Santa Inquisizione. Non c’era la giungla prima, è bene chiarirlo. La Nazionale ha sempre avuto un suo regolamento non scritto: fin dai tempi di Bear-zot, e anche prima, super squalificati e violenti in azzurro non hanno mai messo piede o quasi. A seconda del ct che chiudeva più o meno un occhio. Il codice etico, rispolverato in grande stile e con buone intenzioni, adesso però viene applicato addosso ai calciatori come il bollino blu delle autovetture. Spesso debordando e qualche volte dimenticandoselo.

Facendone anche una sgradevole operazione di santificazione per una nazionale brava e fatta di eletti. Il vaglio della lista dei convocati secondo le regole del codice azzurro è ormai una prassi inevitabile e assolutamente “pubblica” che ha colpito De Rossi, Balotelli, Bonucci, Osvaldo stesso, tipo che colleziona gole spedizioni dietro la lavagna. Il codice etico, se serve, colpisce prima ancora che un giudice sportivo squalifichi, che una società  punisca, imponga una multa, metta fuori squadra, magarivenda il reprobo sul mercato. Il codice etico entra ovunque, s’impiccia e Prandelli un po’ fa il ct (bene) ma un po’ anche il Torquemada che spiccia processi in due ore e spedisce eretici a marcire nelle segrete.

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