IL ROMANISTA Doppi ex per un capello

Baldini e Capello

(F. Bovaio) – La rivalità tra Roma e Juventus affonda le sue radici nella notte dei tempi. Subito poco dopo la fondazione dell’AS Roma, infatti, questa divenne una fiera avversaria dei bianconeri, tanto che nel campionato 1930-31 arrivò già seconda alle loro spalle. E quella, tanto per capirci, era una Juventus fortissima, tanto che vinse ben cinque scudetti consecutivi.Nonostante questa forte avversione reciproca, però, tra le due squadre ci sono sempre stati importanti affari di mercato che hanno portato più di un giocatore o di un allenatore a percorrere in un senso o nell’altro la via tra Roma e Torino. I più clamorosi che tutti ricordano riguardano lo scambio che avvenne nella turbolenta estate del 1970, nella quale il presidente giallorosso Alvaro Marchini cedette alla Juve i tre gioielli della sua squadra Spinosi, Capello e Landini in cambio del trio Del Sol, Zigoni e Vieri, più il prestito di Viganò e tanti soldi. Una mossa con la quale Marchini perse tutta la sua credibilità di fronte ai tifosi, che intorno ai tre campioncini speravano di veder costruire una Roma fortissima, in grado di lottare per lo scudetto e che generò un profondo contrasto tra il dirigente e l’allenatore Helenio Herrera. Quest’ultimo, infatti, aveva dato il suo benestare alla sola cessione di Capello in cambio di Del Sol e Amarildo.

Lo scontro tra il presidente e il mister sfocerà, poi, nell’allontanamento di quest’ultimo alla 26° giornata e lo stesso Marchini dovrà andare via lasciando la società ad Anzalone. Uno dei protagonisti della nostra storia, Fabio Capello, sarà poi anche allenatore di entrambi i club tra gli Anni Novanta e i Duemila, vincendo lo scudetto sia qui che là. Un altro allenatore si è seduto sulle panchine delle due squadre, Claudio Ranieri, che a Torino venne contestato anche aspramente, mentre a Roma sfiorò lo scudetto nella stagione 2009-10, perdendolo solo per la svista dell’arbitro Damato, che nella gara casalinga con la Sampdoria negò un rigore solare ai giallorossi. Poteva essere quello del 2-0 e del tricolore, ma così non fu e in seguito si scoprì che Damato, in gioventù aveva simpatie interiste. Della Juve fu allenatore anche Carlo Ancelotti, che dalla Roma era stato lanciato nel grande calcio e della quale, poi, fu anche il capitano.

In tanti lo vedrebbero bene seduto sulla panchina giallorossa. Quanto ai giocatori che hanno vestito la maglia di entrambi i club la lista è lunga e al primo posto non possiamo che mettere Zbgniew Boniek, acquistato da Viola all’inizio degli anni ottanta ma poi finito a Torino grazie al potere della Fiat. In quella prima metà del decennio di cui le due squadre vennero definite le regine, fu un fiero avversario dei giallorossi, ma al punto di indurre Viola a dimenticarlo, tanto che quando gli si presentò l’opportunità di prenderlo non se lo fece scappare. Così, seppur in ritardo di qualche anno, Boniek venne alla Roma (era il 1984) e qui rimase per sempre, tanto che ancora oggi vive nella nostra città (impegni con la Federcalcio polacca permettendo, ovviamente).Della Roma, poi, è anche tifoso, della Juve no, anzi molti sostenitori bianconeri non lo possono proprio vedere. Un altro calciatore che fece la sua stessa strada fu “picchiaromeo” Benetti, che della Juve era stato un pilastro negli Anni Settanta e della Roma divenne guida e bandiera all’inizio degli Ottanta. In giallorosso chiuse la carriera e poi, da allenatore della Primavera, vinse anche lo scudetto.

Dalla Juve alla Roma passò pure Thomas Haessler, ala di classe del calcio degli Anni Novanta, mentre il percorso inverso fece il portierone Peruzzi. Doppi ex delle due squadre sono stati anche i difensori Dario Bonetti, De Marchi, Zebina, Chiellini (mai giallorosso in prima squadra ma di proprietà della Roma fino al riscatto della Juve) e Vierchowod, nonché i centrocampisti Cristiano Zanetti ed Emerson, con quest’ultimo che quasi si prese l’esaurimento nervoso pur di lasciare Roma per andare a Torino.Tragedia che non rischiarono di vivere né Brighi, né Perrotta, entrambi con un passato bianconero ormai molto lontano alle spalle e senza rimpianti. Tra i doppi ex vanno infine elencati Menichelli e lo stesso Da Costa (juventino per un solo anno); Charles e “zucchina” Chimenti; Borriello e Toni; Pepe, Vucinic e Balzaretti, con questi ultimi tre che potrebbero essere tra i protagonisti della sfida che ci accingiamo a vivere, con la speranza di tornare a battere la “Vecchiaccia” all’Olimpico per uscire finalmente da questo brutto incubo calcistico per noi iniziato con il 2013.

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