GAZZETTA DELLO SPORT Ancora avanti con la Roma, “Ha la voglia di sempre”

Zeman

(M. Cecchini) – La via crucis di Zdenek Zemanha registrato tre stazioni e, come si conviene alle storie dei martiri, è terminato in gloria. Anzi, per l’allenatore della Roma (sì, è stato confermato) la santificazione è già cominciata in mattinata, quando il barometro dell’etere romano — chiamato a decodificare l’umore dei tifosi nella tensione innescatasi tra la dirigenza e il boemo — indicava decisamente il proprio gradimento più verso l’allenatore che verso i vertici del club. Insomma, i tifosi sono dalla parte di Zeman, non perché non abbia sbagliato — questo lo dicono in pochi — ma perché l’errore è stato fatto all’inizio.

Ovvero, se questo allenatore non corrispondeva ai desideri complessivi della società, perché sceglierlo? Dubbi fugati Ma il passato non si cambia, e così resta il futuro, che nel pomeriggio di ieri il d.s. Sabatini ha inquadrato così: «Ci siamo incontrati con l’allenatore — ha detto al canale tematico — perché si era acceso un dubbio sulle sue dichiarazioni di sabato e abbiamo voluto risolverlo, Il dubbio consisteva nella sua voglia di andare avanti con questa squadra. Avevamo rimandato perché c’era la partita, ma stavolta abbiamo parlato a fondo e siamo totalmente soddisfatti: insieme siamo pronti per combattere le nostre battaglie». Niente guru Il lieto fine è arrivato, come dicevamo, dopo che Zeman aveva incontrato in mattinata tutti i vertici (Zanzi, Baldini, Sabatini e Fenucci), per poi rivedere nel pomeriggio di nuovo Sabatini e poi ancora di nuovo Baldini per completare il trittico.

Il senso del messaggio dirigenziale è stato questo: «Mister, lei è bravissimo, fa giocare le sue squadre in modo spettacolare e ha la piena autonomia tecnica, ma non vogliamo che faccia il guru: parli solo di calcio. Le regole generali di comportamento per la squadra ci sono già, lei ne dia altre particolari se crede e noi l’aiuteremo a farle rispettare. Inoltre, parli di più con i calciatori, motivi di più le esclusioni (a proposito, Stekelenburg tornerà titolare, ndr), si fidi di più delle loro sensazioni fisiche e dia più retta alle indicazioni fornite dallo staff medico».

Detto che Zeman, a chi gli è vicino, ha fatto sapere come in passato nessun dirigente giallorosso gli aveva mai fatto presente queste esigenze, l’«accusato» ha replicato più o meno questo: «Io sabato volevo solo dare un segnale, intendevo chiedere un maggiore supporto perché desidero fare l’allenatore al meglio. Credo in questa squadra e ho sempre affermato che è stata costruita secondo le mie esigenze e che è in grado di vincere contro chiunque. Vista la mia età, so che questa è la mia ultima occasione per fare bene in un club di alto livello». Tanto è bastato perché si sancisse la tregua, perché di grande amore ovviamente non si può più parlare, senza contare che il tentativo di «normalizzazione» non è detto che riesca.

Totti: «Nun te mollo» I sussurri di Trigoria raccontano come Zeman abbia davvero temuto di essere esonerato, anche se ha incassato la solidarietà scherzosa di Totti, che durante l’allenamento gli diceva: «Io nun te mollo». A meno di colpi di scena, però, a mollarlo a fine stagione sarà la società che, in difficoltà nel trovare un traghettatore di alto livello, per la prossima stagione ha già sondato Laurent Blanc, senza perdere di vista la pista che porta a Massimiliano Allegri, qualora chiudesse il suo rapporto col Milan. Titoli di coda bostoniani, con James Pallotta che dall’America benedice la fragile pax trigoriana. Sperando che porti qualche punto in più.

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