ILMESSAGGERO.IT Roma-Torino 2-0 Osvaldo su rigore e Pjanic

Roma-Torino Pjanic

Prestazione convincente dei giallorossi che dominano la gara e passano nel secondo tempo: la classifica ora dice -3 dalla Lazio

ROMA – Roma batte Torino 2-0 nel posticipo del lunedì della tredicesima giornata del campionato di serie A. Zeman si aspettava una reazione d’orgoglio dopo la sconfitta nel derby e la reazione c’è stata: due gol segnati da Osvaldo su rigore e Pjanic, ma soprattutto zero subiti e una partita dominata dall’inizio alla fine. Prove positive anche di Totti e Lamela, ma stasera è la tanto criticata difesa di Zeman a meritare i maggiori complimenti: precisa nei movimenti e impeccabile negli interventi, la coppia centrale Castan-Marquinhos non ha fatto rimpiangere Burdisso e anche gli esterni Piris e Balzaretti si sono fatti valere nelle due fasi. Con questi tre punti la Roma sale a 20 punti e al sesto posto in classifica, il Toro conosce la prima sconfitta esterna in campionato e rimane a quota 14.

La partita. Lasciarsi alle spalle il derby era l’imperativo della vigilia di questo Roma-Torino. L’Olimpico non accoglie certo festante i giallorossi. I fischi accolgono i giallorossi nel riscaldamento e all’annuncio delle formazioni (ad eccezione di capitan Totti). La Roma è chiamata al riscatto in un insolito monday night per la serie A (sabato all’Olimpico è andato in scena il test match di rugby tra Italia e Nuova Zelanda). Il compito contro il Torino non si presenta dei più agevoli. I granata di Ventura in trasferta sono imbattuti ed hanno la seconda seconda difesa del campionato. Zeman deve fare i conti con le squalifiche di De Rossi e Tachtidis: nell’undici iniziale il boemo preferisce Pjanic e Bradley titolari, lascia ancora in panchina Destro, affidando l’attacco a Lamela e Osvaldo orchestrati da Totti. Dall’altra parte Ventura ritrova in difesa Ogbonna dopo un’assenza lunga 40 giorni e in attacco punta sulla coppia Bianchi e Sgrigna, con le ali Cerci e Santana a sostegno.

Roma e Torino si presentano in campo con moduli speculari ed aggressivi: al 4-3-3 di Zeman Ventura risponde con il suo 4-2-4. I giallorossi scendono in campo determinati a cancellare il ko di otto giorni fa nella stracittadina. La Roma si rende pericolosa da subito: all’8′ contropiede velocissimo di Lamela che serve Osvaldo il cui diagonale è alto. La Roma attacca, il Toro si difende con ordine e quando riesce parte in contropiede grazie l sostegno dei due esterni, Cerci e Santana. La Roma fa la partita, anche se i granata cercano di limitare gli spazi. Al 18′ Totti prova la conclusione personale con un gran diagonale di destro che finisce di poco a lato. La prima vera occasione per il Torino arriva al 36′ con Rolando Bianchi. Al 43′ Marquinhos con un intervento provvidenziale impedisce al capitano granata di battere a rete. Un minuto dopo un rinvio sbagliato di Gillet rischia di diventare una ghiotta occasione per i giallorossi ma Glik ci mette una pezza. Il primo tempo è piacevole. C’è tanta Roma che attacca e un buon Torino che si difende e quando può parte in contropiede.

I ritmi nella ripresa calano inevitabilmente. Ma il leit motiv è sempre lo stesso con la formazione di Zeman a cercare il gol. Il boemo richiama in panchina Totti per Destro e poi Florenzi per Marquinho inserendo forze fresche nella manovra. E il gol arriva al 26′ grazie ad un rigore (che ha fatto infuriare i granata) concesso dall’assistente di porta per un contatto in area su Marquinho stretto tra Ogbonna prima e D’Ambrosio poi. Dagli 11 metri va Osvaldo che non sbaglia e porta in vantaggio i giallorossi. Il Torino non ci sta. Ventura è imbestialito per il rigore e si fa espellere dall’arbitro Guida. La Roma cerca il colpo del ko ma sbaglia tanto sotto porta, poi al 41′ arriva il gol della sicurezza di Pjanic, aiutato dalla deviazione di Gazzi. La Roma vince e torna a sorridere.

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