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IL TEMPO Piris sorspassa Jung sulla fascia

Ivan Piris

(M. De Santis) – Svolta a destra. Ormai il mercato della Roma ha preso una direzione precisa: il buco che Walter Sabatini vuole tappare al più presto è quello del terzino destro. Così come la tattica adottata per centrare l’obiettivo: giocare su più tavoli e vedere che cosa viene fuori. In questo momento i tavoli a cui è seduto il ds giallorosso sono almeno due: uno porta dritto a Sebastian Jung, tedesco del’90 di proprietà dell’Eintracht Francoforte, e l’altro a Ivan Piris, paraguaiano classe ’89 del San Paolo che molto di recente si è ritrovato munito di un provvidenziale passaporto italiano e segnalato in sorpasso nelle ultime ore. Sabatini, da consumato conoscitore di come soffiano i venti del mercato, ha deciso di non mollare nessuna delle due prede e di sferrare contemporaneamente un doppio assalto.

Il fine è chiaro: far cadere dal pero uno tra Jung e Piris nel cesto della Roma. Il tedesco, nonostante le rituali e strategiche smentite sabatiniane («Si tratta di una semplice fuga di notizie, ho solamente chiacchierato del ragazzo con un intermediario ma non credo che l’Eintracht voglia privarsi del giocatore»), resta nei pensieri romanisti. E anche nei fatti. Sabatini, dopo il no dei tedeschi ad una prima offerta, ha rilanciato: un prestito con diritto di riscatto a cifre ritoccate sensibilmente verso l’alto rispetto alla precedente proposta romanista.

A Francoforte ci stanno pensando: uno «ja» comporterebbe anche una telefonatina per un preavviso di 24 ore dell’Eintracht all’Inter (che ha una mezza opzione). Sabato sera Sabatini, mandando un’offerta ufficiale in Brasile, ha cambiato le carte in tavola decidendo di partecipare a un’altra partita per un altro terzino destro. Quella per Piris del San Paolo, che sembrava ormai già sull’aereo per Siviglia. La Roma, dopo una prima offerta datata 20 giugno e respinta da chi di dovere, ha sparigliato le carte sul più bello: 500mila euro per il prestito, 4,5 milioni per il riscatto tra un anno, quadriennale da 500mila euro per il giocatore, proposta del Siviglia superata per pochi spiccioli e sbarco di Piris in Andalusia rimandato a data da destinarsi. La situazione, infatti, è ancora in fase di sviluppo: Piris, il cui cartellino è al 100% di proprietà del fondo Deportivo Maldonado, deve prima rescindere con il San Paolo e poi può accordarsi con il migliore offerente. Che, se non ci saranno rilanci del Siviglia, è la Roma.

Per Bradley fanno fede le parole di Sabatini: «C’è qualche dettaglio da mettere a posto ma entro due giorni sarà qui». Oggi a Milano il ds chiuderà con il Chievo: 3,4 milioni, metà di Stoian e prestito di Greco. L’americano sarà a Bottagisio, sede del ritiro del Chievo, alle 17.30 a salutare i vecchi compagni e domani (se non addirittura in serata) è atteso a Riscone. La giornata milanese di Sabatini sarà utile anche per sistemare con il Genoa i dettagli ancora in sospeso per Tachtsidis, con il Catania per il prestito di Crescenzi e con il Bologna per Heinze (e Curci). Altro? «Borriello è sul mercato. Non arriveranno crac fragorosi, ma giocatori utili al progetto tecnico-tattico». Parola di Sabatini.

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