GAZZETTA DELLO SPORT Samba Castan

Leandro Castan

(M. CECCHINI) – Stai a vedere che è un maestro di danza? Tre indizi. In una palestra di Boston ha fatto ballare James Pallotta al ritmo della musica delle sue cuffie rosso shocking (niente male il senso del ritmo del possibile futuro presidente); nella semifinale di Copa Libertadores ha piroettato così bene intorno a Neymar da costringerlo a un fallo di frustrazione (potete vederlo su YouTube); quando Balotelli ballava (bene) all’Europeo Tite, allenatore del Corinthians, ha detto ironico:«L’azzurro è forte ma vorrei vederlo mezzora marcato da Leandro Castan». Ecco, questo è il breve ritratto del nuovo 25enne difensore brasiliano in cui la Roma ripone le sue speranze di limitare le amnesie di retroguardia che a volte caratterizzano le squadre di Zeman.
Libertadores Non a caso proprio col Corinthians, costato 5 milioni, ha vinto la Libertadores. Insomma un vincente, con il sogno niente affatto segreto di entrare (finalmente) nel giro della Nazionale brasiliana. Nella sua terra, comunque, è seguito con attenzione. Non a caso Globoesporte, dopo il successo giallorosso nell’amichevole di Boston, ha titolato così: «Con Castan la Roma batte il Liverpool nella casa dei Red Sox».
Cinguetti Inutile dire che nella mitologia di ogni brasiliano che sbarca nella Capitale c’è il ricordo di Falcao e Aldair: «Voglio lasciare il segno come hanno fatto altri brasiliani»
, ha detto presentandosi ai tifosi all’Open day. Leandro è un fedelissimo di twitter e, visto che tra i suoi «following» c’è anche Paulo Sergio, altra vecchia conoscenza di Trigoria, chissà che non abbia già chiesto informazioni, soprattutto dopo che il suo primo approccio con l’Europa — nel 2007-2008 all’Helsingborg, in Svezia — non fu brillantissimo.
Lui & Burdisso Conclusa ieri sera la tournée americana contro El Salvador, si può dire che Castan — tra allenamenti e partite — se la sia cavata assai bene, senza contare che con Burdisso sta provando a trovare un affiatamento in grado far da macchina del tempo. Perché? Facile. La coppia brasiliano-argentina Samuel-Zago (accompagnata nella difesa a tre da Zebina) nel 2000-2001 fece così bene che in fondo alla strada trovò lo scudetto. Voi credete ai ricorsi storici?

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