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IL ROMANISTA Insigne: “Se Zeman chiama…”

Lorenzo Insigne

(V. Meta) – Nel momento in cui Zeman era a Trigoria per incontrare la Roma, alla Borghesiana una delle prove tngibili dei suoi successi si accomodava sul divano dribblando la sfida a ping pong Florenzi-El Shaarawy (stravinta dal romanista): quando si parla del Boemo, Lorenzo Insigne e Marco Verratti sono un coro unanime: «Lo ringraziamo, ci ha fatto crescere tanto. Gli diciamo grazie e in bocca al lupo e ci vediamo presto. Oddio, presto non credo, ma insomma…». Quando arriva anche Mattia Destro, il terzetto degli Under 21 più richiesti d’Italia è completo.

LORENZO IL MAGNIFICO «Per parlare di futuro credo sia ancora presto, in fondo sono appena tornato da Pescara. Ancora non so cosa il Napoli voglia fare con me, l’ultima volta che li ho sentiti mi hanno fatto i complimenti per la vittoria del campionato». Meglio stare in A con il Pescara, in A con Zeman o in A da riserva nel Napoli? «Bella dmanda…non posso dirlo ancora. Il mio sogno è giocare nel Napoli, ma se non avrò spazio lì, forse è meglio andare a cercarlo altrove»Mazzarri difficilmente fa giocare gente con meno di 25 anni: «Che dire, sono le sue scelte. Quest’anno non mi ha mai chiamato». Zeman ora dirà a Sabatini e Baldini di prendere Insigne. «Bisognerebbe che la Roma parlasse con il Napoli, io non posso dire niente. Però sono giovane, è chiaro che mi affascina l’idea di andare in una società come la Roma, è un onore che mi vogliano. Diciamo che se si si mettessero d’accordo non sarò io a oppormi, però sicuramente il Napoli non mi lascerà andare facilmente. Dopo Foggia mi volevano tante squadre, ma il mister mi voleva portare a Pescara e io non c’ho pensato un attimo». In Primavera era bravo, ma non il più bravo di tutti finché non lo ha preso Zeman: «È lui che mi ha fatto fare il salto negli ultimi due anni, si può dire che sono emerso con lui. Mi ha dato molto e in un certo senso mi ha cambiato. Se mi incuriosirebbe giocare con Totti? E chi non sarebbe felice di farlo?».

SOGNO O SON DESTRO Non ci fosse stato l’amico Borini, a quest’ora invece che alla Borghesiana sarebbe a Coverciano. «Non riusciamo mai a fare una cosa inseme… ci sarebbe piaciuto andare insieme a quest’avventura, ma diciamo che c’è tempo. Sono contento per lui, gli faccio un grande in bocca al lupo. È chiaro che un pensiero ce l’ho fatto quando stavo a Coverciano. Però è stata comunque una bella esperienza». Intanto lo vuole mezza serie A, anche l’Inter. «Fa molto piacere, ma non c’è voglia di rivincita con l’Inter. Penso che far parte di una squadra così non sia mai facile e se sei un giovane che si affaccia al primo anno di A e quindi hanno deciso di farmi fare esperienza altrove». A Roma arriva Zeman, a cui piacciono i giovani e piace Destro, mentre Borini potrebbe anche partire: «Sempre ’sta cosa con Borini, uffa… io veramente preferirei che giocassimo insieme e non che fosse sempre o me o lui». Se fosse Osvaldo a partire, ci potrebbe stare: «E sarebbe la prima volta! Zeman mi piace molto perché gioca bene e gli attaccanti fanno tanti gol». Il salto in una grande non lo spaventa: «Un anno come quello nel Siena ti dà sicurezze e voglia di stimoli maggiori. Penso di essere pronto». Meglio all’Inter riserva di Milito o alla Roma da titolare? «Ma po’ esse pure che alla Roma non gioco…»

Ma Zeman lo ha chiesto, mentre all’Inter hanno capito di aver sbagliato però avrebbe qualcuno davanti: «Io preferirei giocare, poi quello che succede da qui a fine giugno non si può sapere. Totti l’ho incontrato da avversario, di certo mi farebbe fare un sacco di gol». Il suo futuro non sarà sicuramente nelle due squadre – Genoa e Siena – che detengono il suo cartellino: «Alla fine deciderò io, le cose me le dicono ma adesso preferisco concentrarmi sulla nazionale e poi ne parliamo». Non ama le definizioni, l’ex bambino prodigio dell’Ascoli: «Io non mi definisco, voglio essere un attaccante normale. Perché mi vogliono tutti? E che ne so, chiedetelo a loro».

LITTLE VERRATTI Meglio Pescara in A, riserva alla Juve o titolare nella Roma? «Pescara! L’ho sempre detto che giocare nella squadra della mia città e in cui sono cresciuto sarebbe un sogno e voglio realizzarlo. L’anno prossimo si vedrà, anche dopo che avrò fatto un anno in A. Con la Juve sembrava fatta, se la trattativa si è interrotta è perché io voglio restare a Pescara, anche senza Zeman e Insigne. E già so che non mi diranno che vogliono rifare mezza squadra con la mia cessione».

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