Dopo aver commentato per Gazzettagiallorossa.it l’intera stagione giallorossa, Francesco Repice, voce storica di Radio Rai, tramite la sua rubrica settimanale “L’Angolo del Re…pice”, ha stilato le pagelle di giocatori e allenatore, dando un giudizio alle loro prestazioni.
PORTIERI
Stekelenburg 6: Un voto di stima.
Lobont 6,5: Si è fatto trovare pronto quando nessuno pensava potesse giocare. Ha dimostrato di essere grande professionista e un grande portiere.
Curci 6: In un paio di partite ha risposto bene, in particolare nel match contro il Chievo.
DIFESA
Burdisso s.v.: E’ mancato moltissimo alla squadra e allo spogliatoio.
Kjaer 5: Nel corso della stagione, ha commesso errori gravi che sono costati spesso le partite. Sono stati errori di concentrazione, di comportamento e attenzione.
Juan s.v.: Troppo fragile e poco presente per meritare un voto.
Rosi 4: Essendo dotato fisicamente e tecnicamente come pochi altri nel suo ruolo, dovrebbe dare molto, molto di più.
Heinze 6: Di mestire.
J.Angel 4: Delusione. Era partito bene poi quella disgraziata domenica con il Cagliari lo ha precipitato nel buio profondo dal quale non è riuscito più a risalire.
Cassetti s.v.: Ingiudicabile.
Cicinho s.v.
CENTROCAMPO
Taddei 7: Alla sua età reinventarsi in un ruolo e dare il massimo come sempre, rincorrere gli avversari, dare qualità e quantità alla squadra non era facile. Ha dimostrato di essere un giocatore importante.
Marquinho 6.5: Lo si aspettava come un oggetto misterioso e invece ha dimostrato di essere poco misterioso e molto concreto. Può giocare in più ruoli. Mi sembra un arrivo azzeccato.
De Rossi 6.5: Si è sacrificato tanto, ha sofferto fisicamente per gran parte della stagione e poi si è adattato in un ruolo che non è il suo. I richiami al club nel finale di stagione meritano mezzo voto in più.
Pjanic 6: Per lui vale il discorso fatto dopo l’amichevole con il Brasile. In quell’occasione ha patito fisicamente i troppi impegni. E’ potenzialmente da 8, ma quello che è riuscito a dare quest’anno è appena sufficiente. Da lui ci si aspettava di più”.
Gago 6.5: Ha svolto il suo ruolo con grande applicazione, dimostrando di essere un interdittore ma anche uno che può organizzare il gioco. Ha tenuto in piedi la baracca nei momenti disastrosi, in quelli felice invece era sempre presente.
Perrotta s.v.: Ha giocato troppo poco, spesso in un ruolo non suo. Non merita di essere valutato. Lui è un giocatore vero oltre che un uomo vero, per questo tutti gli allenatori lo tengono sempre”.
Simplicio s.v.: Non gli si può dare un voto solo perché in alcune partite quando è entrato ha fatto gol.
Greco 5: E’ il massimo che gli si può dare. Non ha mai inciso, ed è un peccato perché anche lui avrebbe i mezzi per rendere di più.
Viviani 6: Di stima. E’ troppo giovane per dargli una insufficienza. Sono stati troppo spericolati nel gettarlo in campo in occasioni delicate, e per fortuna ha mantenuto sempre i nervi saldi.
ATTACCO
Osvaldo 5: Nonostante gli 11 gol. Dal punto di vista tecnico è un signor giocatore, ma è troppo umorale. La sua testa lo tradisce e limita molto il rendimento di questo giocatore che potrebbe essere un crack in Italia e in Europa nel suo ruolo.
Lamela 5: Tecnicamente è il secondo giocatore della rosa della Roma, non lo ha dimostrato. Siamo in attesa.
Borini 5: Grande e buona volontà, ma tecnicamente non è un giocatore da mettere nell’undici titolare, in una squadra come la Roma.
Bojan 6: Ha dovuto adattarsi ad un campionato che non conosceva, e specie nel finale di stagione ha dimostrato che può valere la Roma. In più è stato sempre disciplinato.
Totti 10: A prescindere.
STAFF TECNICO
Luis Enrique 5: La delusione non è tecnica. Non mi aspettavo che si arrendesse così.
Gonzalez (All. in seconda) 5: Avrebbe dovuto capire prima queste cose.
Llorente (Mental coach) 5: Non ho capito a cosa servisse.
Cabanellas (Preparatore atletico) 5: La Roma è uscita solo nel finale di stagione. Troppo lavoro con la palla e poco a secco.
Tancredi (Preparatore portieri) 6: E’ sempre bravissimo.
Giorgio Rossi s.v.: Non sono degno di assegnare un voto a Giorgio Rossi.