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IL DUELLO. Lamela contro Hernandez, sfida tra i due pupilli di Walter Sabatini

Il primo è soprannominato “El Coco”, il secondo “La Joya”. Entrambi sudamericani, sono due seconde punte che a detta di molti faranno parlare di loro e saranno protagonisti indiscussi dei prossimi campionati di calcio italiani. Si tratta di Erik Lamela e Abel Hernandez. Entrambi pupilli dell’attuale ds giallorosso Walter Sabatini, sono due calciatori che sono stati fortemente voluti proprio dal dirigente perugino: Hernandez nel 2009, quando Sabatini, allora ds del Palermo, lo andò a prendere al Penarol  per portarlo in Sicilia; Lamela nell’estate 2011, quando il ds giallorosso,dopo una lunga trattativa con il River Plate, è riuscito a portarlo a Trigoria. Entrambi giovanissimi, sono due talenti che nonostante l’età, già danno del “tu” al pallone e che hanno tutte le potenzialità per diventare dei campioni affermati. E sabato sera, tra un dribbling e l’altro, cercheranno di mettere in mostra sul manto erboso del “Renzo Barbera” tutta la loro classe.

ERIK LAMELA

Erik Lamela

Erik Lamela nasce a Buenos Aires il 4 marzo 1992.  Paragonato a Kakà nel fisico e come modo di giocare, “El Coco”  è prevalentemente un trequartista, tecnicamente molto dotato, e può giocare anche come attaccante esterno a sinistra sfruttando il suo mancino. Cresciuto nelle giovanili del River Plate, esordisce in prima squadra il 14 giugno 2009, contro il Club Atletico Tigre, partita valevole per il campionato clausura. Il 5 dicembre 2010 segna il suo primo gol in carriera con la maglia dei Millonarios contro il Club Atletico Colon, siglando il momentaneo 1-1. Nell‘estate 2011 i maggiori club europei mettono gli occhi sul giovane talento argentino, ma ad aggiudicarselo è la nuova Roma diThomas DiBenedetto, che grazie alle capacità del porprio ds Walter Sabatini, riesce ad accaparrarsi il cartellino del giocatore, versando nella casse del River Plate 12 milioni di euro. Esordisce con la maglia giallorossa il 23 ottobre di quest’anno, nella sfida contro il Palermo, segnando un gol pazzesco dopo soli ’8 minuti di gioco: un predestinato!

ABEL HERNANDEZ

Abel Hernandez

Abel Hernandez nasce l’8 agosto 1990 a Pando, Uruguay. Soprannominato “El Joya” (il gioiello) è una seconda punta dotata di uno scatto esplosivo. Figlio d’arte (suo padre giocava nei Canelones Wanderers), muove i primi passi da calciatore nella sua città natale, con la maglia dell’Atlanta, prima di essere notato e ingaggiato dal Penarol di cui entra a far parte delle formazioni. A 11 anni lascia la squadra poiché, nonostante giocasse spesso, non veniva mai utilizzato nei derby contro il Nacional Montevideo, venendo ingaggiato dal Central Espanyol su volere dell’allora tecnico Gustavo Diaz, con cui brucia le tappe nelle giovanili e viene aggregato in prima squadra su segnalazione sempre di Diaz, dove nelle prime partite segna parecchi gol mettendosi subito in luce. Tornato al Penarol, nell’estate del 2009, per volere di Walter Sabatini, all’epoca ds del Palermo, viene acquistato dal club rosanero. Ad oggi, con la maglia del club siculo, vanta 59 presenze e 14 reti.

I VOTI DEI DUE ATTACCANTI

TECNICA: Lamela 9 / Hernandez 8

TIRO: Lamela 8.5 / Hernandez 8

VELOCITA’: Lamela 8 / Hernandez 9

FIUTO DEL GOL: Lamela 8 / Hernandez 8.5

VISIONE DI GIOCO: Lamela 8.5 / Hernandez 7.5

CLASSE: Lamela 9 / Hernandez 8

 

A cura di Edwin Iacobacci

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