IL ROMANISTA. Baldini: «A Firenze il rinnovo a Luis»

Franco Baldini

(D.Galli) – Una proposta di rinnovo. Ma una proposta sui generis, non su carta bollata, non figlia di una trattativa vera e propria. E assolutamente non in questi giorni. Ma molto prima.

La Roma l’ha fatta a Luis Enrique nel momento in cui nessuno se l’aspettava. Nel momento peggiore. Quello più impensato. Dopo la débâcle di Firenze. Lo rivela FrancoBaldini alla conviviale dell’Airc. Il dg giustifica (si fa per dire) così la proposta: «L’abbiamo fatta come supporto: “Quando vuoi firmare, siamo pronti”. Non perché serviva, ma perché il suo lavoro era buono a prescindere dai risultati». In realtà, la chiave di lettura giusta è proprio quella: quella proposta serviva. Era un segnale che la società voleva mandare al suo allenatore. La Roma voleva ribadirgli la piena fiducia. Come? Stupendo. Stravolgendo l’ennesimo copione. Perché se perdi male a Firenze, dove termini in 8, e se prima hai perso pure a Udine, la gente e la stampa s’aspettano l’esonero. Mica la riconferma. E invece no, la Roma ha una fiducia cieca, smisurata, nel lavoro di Luis Enrique. Ce l’ha dal primo giorno. Da Riscone. Anzi da prima, spiega Baldini.

«Il prolungamento gli è stato chiesto ancora prima di farlo, perché volevamo fare un programma più lungo con lui fin dall’inizio. Ci siamo detti: se dobbiamo fare un programma, è bene che il nostro allenatore sia legato il più a lungo possibile con noi. Poi lui giustamente ha detto: “Voglio prima vedere il tipo di impatto che posso avere con il calcio italiano e vedere la mia soddisfazione, perché bisogna che io sia soddisfatto delle cose che faccio e dei risultati che ottengo”. E ora comincia a essere un pochino più soddisfatto, però l’unico momento incui gli è stato offerto il rinnovo del contratto è stato a Firenze». Quindi, non ora. Ma se Luis è soddisfatto, allora adesso può rinnovare? «Sì, ora lo è. Ma non lo è ancora talmente tanto come vorrebbe», aggiunge il dg, «quindi il discorso non esiste». Tradotto: in questi giorni non c’è alcuna offerta di rinnovo. Ma se Luis Enrique vuole, è claro che si può fare.

MERCATO Dal contratto di Lucho al mercato. Baldini ribadisce che finché non si vende non si compra. «Marquinho è uno dei tanti giocatori che Sabatini ha seguito, che poteva rappresentare un’alternativa importante. Ma solo nel caso in cui si possa parlare contemporaneamente anche di cessioni, perché l’impegno che abbiamo con Luis Enrique è quelli di diminuire il numero di calciatori che allena. Non perché qualcuno si comporta male, ma soltanto perché per il tipo di allenamenti che fa, ha bisogno di meno giocatori. Marquinho è una soluzione, ma non è stato tesserato dalla Roma».

PIZARRO Baldini affronta così la questione Pizarro: «David ha avuto un problema familiare, è andato via per questo, il calciomercato non c’entra. La Juve? Bisognerebbe chiedere a loro quanto sono interessati. Noi ci siamo resi disponibili a parlarne per una cessione».

LA PRIMAVERA La grande gioia di giornata è stata la Primavera, il 6-1 al Milan. Sotto gli occhi di Luis Enrique, oltre che di Alberto & Daniele De Rossi, ma anche di Baldini, che ha visto la partita dai tetti di Trigoria. «La Primavera ci ha reso orgogliosi, vedere questa partita è stata una bellezza. Luis Enrique è rimasto tutto il tempo a guardare questi ragazzi ed era felicissimo della qualità del gioco e dell’atteggiamento. Poi il risultato è addirittura eclatante, però sono proprio qualità e atteggiamento le cose alle quali dobbiamo prestare attenzione».

 

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