GAZZETTA DELLO SPORT. Juve-Roma, record di ascolti e polemiche

Juventus Roma

(M. Iaria) – Strano il destino di Juventus-Roma. La sfida dei quarti di Coppa Italia, andata in scena martedì sera a Torino, ha fatto registrare il record stagionale di ascolti per una partita di calcio in chiaro, Champions e Nazionale comprese: su Raiuno si sono sintonizzati oltre 7,8 milioni di persone per uno share del 26%. Ma la trasmissione televisiva ha scatenato, sul web e nelle radio locali, un po’ di polemiche per una serie di episodi più o meno «dimenticati»: dall’espulsione di Lamela al presunto rigore su Borriello. Non è la prima volta che un match di pallone, inteso come evento tv, finisce nel mirino di questa o quella tifoseria, per un replay non andato in onda o un commento ritenuto non obiettivo. Ma stavolta si è lamentata la stessa Rai scaricando sulla Lega e il suo advisor Infront la patata bollente: «Noi non c’entriamo, non disponiamo nemmeno del regista, le telecamere erano posizionate male».

Come funziona Dal 2010-11 è la Lega che produce sia il campionato di Serie A che la Coppa Italia: le emittenti detentrici dei diritti ci mettono lo staff giornalistico. Ma è bene subito sgombrare i dubbi: le risorse tecniche e umane messe in campo per Juve-Roma sono le stesse di un qualsiasi anticipo o posticipo di A in onda su Sky. Perché il prodotto tv che la Lega confeziona è standardizzato. La partita di Torino, come gli altri quarti e le semifinali di Coppa Italia, è classificata nello standard B: 12 telecamere in alta definizione, le stesse di base per le finestre notturne di campionato, due in meno delle partitissime (standard A) e della finale di Coppa. Con un’avvertenza: le emittenti possono integrarle con altre camere, pagando un extra. «Se la Rai — spiega Marco Brunelli, d.g. della Lega — vuole utilizzare la spidercam può farlo. Sky la usa in ogni posticipo, la Rai solo per la finale di Coppa: sono libere scelte». Quanto al loro posizionamento, è tutto scritto su un manuale che fissa le collocazioni esatte stadio per stadio. Ultimo capitolo, non meno importante, quello relativo alla regia: la Lega si rivolge a una ventina di professionisti, che ruotano in tutti gli stadi italiani. «Il regista di Juve-Roma — dice ancora Brunelli — ha fatto decine di partite di A e quindi è andato in onda su Sky e Mediaset. Ci rivolgiamo ai migliori del settore perché l’evento che produciamo lo vendiamo in tutto il mondo e non avrebbe senso realizzarlo in economia. Tra l’altro, dal 2010 vige un protocollo editoriale che stabilisce come va fatta la regia. L’abbraccio tra Totti e Del Piero? Il regista avrà compiuto una scelta diversa».

Telefonata Ieri il direttore di Raisport Eugenio De Paoli si è lamentato al telefono con Marco Bogarelli, presidente di Infront. «Ma dal punto di vista tecnico — replica Bogarelli — è stata un’ottima regia. Qualcuno in Rai ha le idee confuse. Se non si è visto bene il fallo di Lamela è perché era lontano dall’azione ed è stato ripreso solo dalla telecamera dietro la porta. Ma sono cose che capitano».

 

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