Le PAGELLE di Roma-Verona 1-0: Solbakken, squillo da 3 punti. Sprazzi di Euro-Spinazzola. Cristante dominante

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle di Roma e Hellas Verona, posticipo della 23.a giornata di Serie A:

-Roma-

RUI PATRICIO 6,5 – Il Verona è avversario insidioso e che tiene in ansia la Roma, ma la sua prestazione si ferma all’ottima smanacciata sulla punizione insidiosa di Duda. Per il resto la solita e ordinaria amministrazione.

MANCINI 7 – Conferma di essere il più in forma dei tre centrali titolari. Tosto e concentrato, dalle sue parti Lazovic prima e Braaf poi non hanno mai tempo e modo di accendersi. Si diletta anche in qualche buon lancio in verticale.

SMALLING 6,5 – Di testa sono sempre tutte sue. Lo scontro con Gaich è più per gli amanti della lotta greco-romana che per i puristi del calcio. Ma le partite si vincono anche grazie a difensori arcigni che usano la ramazza piuttosto che il fioretto.

IBANEZ 6 – Compatto ma non brillantissimo. Le tipiche uscite palla al piede del brasiliano non riescono come al solito, visto che tende a gettare via il pallone ed alcuni possibili ripartenze. Ma ciò che serviva principalmente, ovvero limitare l’insidioso Ngonge, è pane per i suoi denti.

KARSDORP 6 – Torna titolare dopo il litigio di Reggio Emilia. Diligente contro un ottimo Doig e anche propositivo in avanti. Regge oltre un’ora, poi la condizione approssimativa presenta il conto.

CRISTANTE 7,5 – Una partita di sostanza infinita e per certi versi anche di qualità. Palloni sprecati pochi, recuperati moltissimi. Li in mezzo non ci sono Tameze e Duda che tengano, ad uscire vincitore nei duelli è sempre lui. Applicazione e costanza fanno comodo e lo rendono imprescindibile.

BOVE 6,5 – Un’ottima partita fatta di tanti palloni ripuliti e di un dinamismo utilissimo alla causa. Sa inserirsi e riposizionarsi in tempi brevi, senza lasciare mai sguarnita la retroguardia. Quando Mourinho lo chiama in causa lui risponde presente e con il passare delle settimane sta maturando in fretta. Anche esausto nel finale non molla un centimetro.

SPINAZZOLA 7 – Finalmente si rivede, a sprazzi, il giocatore che ha incantato l’Europa intera nella rassegna continentale del 2021. Punta De Paoli e Magnani con buona disinvoltura e arriva anche al tiro mettendo in pensiero Montipó. Un suo colpo di tacco libera Solbakken per il gol che decide la partita. Può essere una delle armi decisive di questo finale di stagione.

SOLBAKKEN 7 – Si presenta all’Olimpico con un gol non banale e da tre punti. Inserimento profondo in area e diagonale mancino che non lascia scampo a Montipó. Di errori tecnici nella sua prova ce ne sono stati diversi ma sia tatticamente che fisicamente i progressi sono lampanti. Deve lavorare duro per essere un giocatore importante ma l’applicazione per ora paga. La standing ovation del pubblico alla sua uscita dal campo è la ricompensa meritata.

EL SHAARAWY 7 – E’ è in una condizione psico-fisica davvero invidiabile. Almeno per stasera può giostrare alle spalle della prima punta, dovendo preoccuparsi meno della fase difensiva. Brillante, con gamba frizzante, non lascia molto scampo agli avversari quando decide di puntarli. La sua vivacità non fa rimpiangere l’assenza di Pellegrini. Perfetto dodicesimo uomo.

ABRAHAM S.V. – Stringe i denti per un attacco influenzale e invece viene messo ko da un duro colpo al volto. Dopo un quarto d’ora lascia il posto a Belotti.

-Subentrati-

dal 16′ BELOTTI 6 – Per l’impegno che mette fin dal suo ingresso meriterebbe un volto ben più alto. Ma la sua è una gara di confusione e di contatti continui, anche duri e dolorosi. E tutto ciò rende meno brillante le sue capacità di palleggio e di dialogo con i compagni. Bisogna mettersi in testa questo: il Gallo è divenuto attaccante di lotta e non di qualità.

dal 70′ CELIK 6 – Rispetto a Karsdorp dà maggiori sicurezze difensive, infatti Mourinho lo getta nella mischia al posto dell’esausto olandese per tenere la posizione ed evitare che i reattivi Kallon e Braaf possano creare problemi.

dal 70′ ZALEWSKI 6 – Non ha tempo e spazio per mettersi in mostra qualitativamente nel suo ruolo originale, quello di trequartista. Ma ha l’abilità di perdere minuti e guadagnare importanti rimesse laterali o angoli nel finale.

dal 85′ WIJNALDUM 6 – L’Olimpico lo riabbraccia dopo sei mesi. La progressione sulla fascia sinistra con tanto di sterzata verso il centro, è un segnale che fa sorridere.

ALL. MOURINHO – Porta a casa una vittoria fondamentale per mantenrere il terzo posto, giocando senza Dybala e Pellegrini. Dopo aver perso anche Abraham l’attacco diventa completamente rimaneggiato, ma con l’atteggiamento giusto nulla è precluso. La sfida di Europa League porta via energie fisiche e mentali ma l’importante era conquistare la vittoria. La testa adesso passa all’impresa di giovedì, da trovare contro un Salisburgo ostico ma non imbattibile. Il turn over oggi ha pagato, sperando di recuperare tutti per la coppa.

-Hellas Verona-

Montipò 6.5; Magnani 6, Hien 5.5 (Coppola 6), Dawidowicz 6; Depaoli 5.5, Duda 6.5, Tameze 5.5, Doig 6 (Abildgaard 5); Ngonge 5.5 (Kallon s.v.), Lazovic 6 (Braaf 5.5); Gaich 5 (Lasagna 6). All: Zaffaroni 5.5

Top