Roma-Torino, DYBALA: “Volevo aiutare la squadra, serve più personalità. Karsdorp? Siamo un gruppo unito” (VIDEO)

dybala

Fresco della convocazione del ct Scaloni con l’Argentina al Mondiale, oggi Paulo Dybala è tornato in campo durante Roma-Torino, 15esima giornata di campionato, dopo l’infortunio subìto nel corso della gara con il Lecce. Dopo il pareggio con i granata l’argentino ha parlato ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:

DYBALA A DAZN

Ci ha colpito molto l’ovazione dello stadio. Quanto sei contento del ritorno in campo?
“Ho sempre detto che l’affetto della gente è stato incredibile. Ho lavorato tanto in questi giorni, volevo giocare. Mi sarebbe piaciuto rientrare prima, ma per questione di tempi non ho potuto farlo. Oggi ho parlato con il mister e gli ho detto che io ero a disposizione nonostante la convocazione al Mondiale. Volevo aiutare la squadra”.

Come ti senti?
“Ho lavorato tanto, ho cercato di essere al massimo per oggi e ci sono riuscito”.

Dovevi calciarlo tu il rigore?
“No, non c’era scritto chi doveva calciarlo. A volte è una questione di secondi la decisione, io ho alzato la testa e Belotti aveva la palla in mano. Lui se la sentiva di calciare e io l’ho lasciato. Per me non c’è problema, è un attaccante che ha fatto tantissimi gol. Oggi purtroppo ha sbagliato il rigore, ma poteva succedere a chiunque”.

Come avete reagito al caso Karsdorp?
“Quando è successo non c’ero. Non l’ho vissuto dal vivo. Ovviamente ho parlato con i miei compagni nello spogliatoio e tante cose rimangono lì dentro. Siamo un gruppo unito, dobbiamo rimanere insieme e noi saremo vicino a qualsiasi calciatore, sia quelli che faranno bene sia quelli che faranno male”.

Stai andando al Mondiale.
“So che per l’Italia è dura, ma so che c’è tanto affetto per l’Argentina”.

Quanto sei carico?
“Il Mondiale si gioca ogni quattro anni, quindi non c’è bisogno di dirlo”.


DYBALA A SKY SPORT

Ci sono certi giocatori, e tu fai parte di questa categoria, che entrano in campo e danno la scossa. Senti questa responsabilità?
“Cerco sempre di dare il meglio di me per cambiare le partite. Oggi eravamo in svantaggio, mancavano pochi minuti e a volte è normale che la squadra in vantaggio cerca di difendere e in base alle emozioni del momento abbiamo cercato di dare qualcosa in più nel finale. Sarebbe stato meglio reagire un po’ prima per avere possibilità di vincere, ma abbiamo dato tutto fino all’ultimo per i 3 punti”.

Che idea ti sei fatto dei 70′ senza di te in campo?
“Penso che più della qualità dobbiamo avere più energia dal 1′, non possiamo aspettare che accada qualcosa per accenderci. Dopo il gol abbiamo iniziato a giocare un po’ di più, nel primo tempo abbiamo cercato tantissimo la palla lunga ma loro marcano a uomo e lo abbiamo sofferto. Ma in generale dobbiamo avere più personalità a giocare, a non avere la palla e a chiederla, senza paura”.

Tutti pensavano che andasse Dybala dal dischetto…
“Ha tirato Belotti, lo avete visto tutti”.

Come stai? Ho visto una smorfia di dolore…
“Paura no, altrimenti non avrei giocato. Sto bene, ho lavorato tantissimo in questi giorni per esserci, ho parlato con il mister e detto che avevo voglia di stare con la squadra e giocare se c’era la possibilità e lui era d’accordo. Sul rigore sono caduto male, ho subito un colpo e mi toccavo poco, ma siamo tranquilli”.

Abraham è in difficoltà, come lo vedi?
“Tutti sappiamo come i centravanti vivono i momenti, quando non fanno gol sono i primi ad essere criticati e quando segnano tutti stanno zitti. È successo nella scorsa partita, contro il Sassuolo è entrato e ha fatto gol, poi purtroppo abbiamo pareggiato. Ma oggi non avendo avuto possibilità di segnare molte critiche sono su di lui, dobbiamo essere bravi ad aiutarlo a segnare o di prendere l’ultima decisione più facilmente”.

Sei stato straordinario oggi, senza di te nelle ultime settimane la Roma ha fatto fatica a girare la palla. Perché?
“Ho guardato ogni partita, credo non sia stato il miglior gioco dell’ultimo mese e mezzo, non abbiamo trovato grandi giocate e combinazioni, abbiamo cercato di arrivare con più velocità. Oggi la partita nel secondo tempo si è basata tanto sulle emozioni, siamo andati più avanti per il risultato della partita che per quello che dovevamo fare. Molte volte capita, tante squadre si chiudono. Abbiamo giocato partite bene e abbiamo vinto, abbiamo giocato partite male e abbiamo perso. Dobbiamo capire quali sono stati gli errori commessi nell’ultimo mese e lavorare bene in questo periodo, dopo il Mondiale inizia un altro campionato”.

In bocca al lupo, ti aspettiamo con la coppa…
“Speriamo”.

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DYBALA A ROMA TV+

“Sarebbe stato meglio segnare prima per avere delle possibilità di andare in vantaggio dopo. Abbiamo reagito troppo tardi, alla fine abbiamo conquistato un punto meritato ma che ci lascia un po’ l’amaro in bocca”.

Come ti senti?
Bene, sono contento personalmente. Ho lavorato duramente per giocare questa partita, ci tenevo tanto. Ho parlato con il mister per dargli la conferma che sarei potuto scendere in campo in caso di bisogno”.

Questa era l’ultima partita dell’anno e l’avete giocata davanti ai vostri tifosi.  
“Prima di venire allo stadio avevo letto del sold out. Credo che in pochi stadi al mondo la tifoseria sostiene la squadra in questo modo. Sono arrivato solamente da 6 mesi, ma sono rimasto stupito dall’appoggio dei tifosi. Salutarli e ringraziarli era il minimo che potevamo fare. Speriamo di dare loro qualche gioia in più”.

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