Verona-Roma, MOURINHO: “Non mi interessa il derby, c’è il Ludogorets. Volpato già da prima squadra, contento di Zaniolo”

Nella 12a giornata di campionato la Roma supera in trasferta il Verona e si porta al 4° posto a quota 25 punti in classifica, sorpassando Lazio ed Inter. Dopo la vittoria il tecnico giallorosso José Mourinho è intervenuto ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:

POSTPARTITA

MOURINHO A DAZN

Partita durissima. Come vede questa gara?
“Il Verona ha lottato tanto per ottenere con un punto. L’allenatore è giovane e bravo, ha organizzato bene la squadra anche in 10. Ci ha creato tante difficoltà, hanno fatto bene a perdere tempo per alcuni minuti. Sono molto contento per la vittoria, però ho un sentimento positivo verso loro perché la posizione in classifica è complicata. Mi dispiace per loro. Abbiamo fatto di tutto per cercare di vincere. A volte esco con la sensazione che potevo fare di più per aiutare la squadra, oggi no, non potevo fare niente di più. Ho cambiato sistema due volte, ho messo tutti gli attaccanti e ho creduto nel talento e nella creatività di questo bambino (Volpato, ndr). Ho creduto in Matic, che poteva fare la differenza. Quando vinci al 90’ si può parlare di fortuna, ma l’abbiamo cercata per 45 minuti”.

Quanto può dare fiducia il gol a Zaniolo?
“Sono d’accordo, però il suo atteggiamento e la voglia di aiutare la squadra non mi rendono mai arrabbiato. Lui dà tutto quello che ha, crea difficoltà agli avversari, i quali sono costretti a fare fallo. Sono sempre contento di lui”.

I ragazzi della Primavera possono essere un valore?
“C’è differenza tra chi si allena solo con la Primavera e chi la lascia per allenarsi con la prima squadra. È stato il processo di Bove nella passata stagione e ora tocca a Volpato, che ha firmato anche il rinnovo. È giovane, ha tanto da imparare ogni giorno, ma è già un giocatore da prima squadra. Quando l’ho messo non ho fatto nessuna pazzia perché sapevo che lui avrebbe avuto il potenziale per fare gol”.

Domenica c’è il derby.
“Non mi interessa, penso alla partita successiva. Quando un allenatore pensa a una partita e non a quella successiva di solito non finisce bene. Io ho avuto esperienze di questo tipo. Quando fai l’errore è difficile conviverci, così come dire che la colpa è del tecnico e quindi si inizia a sparare per sviare l’attenzione. Io mi rifiuto completamente di parlare della prossima partita di campionato e se qualcuno dei miei giocatori lo fa sbaglia. Io non sbaglio sicuramente. Dobbiamo prima giocare giovedì e venerdì mattina penseremo alla prossima”.

Non parliamo delle dichiarazioni di Sarri?
“Certo che no”.

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MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Sembrava che non riusciste a rimetterla in piedi, poi è arrivato il gol.
“Faccio i complimenti all’avversario. Il risultato per loro è vicino, arriverà, per come hanno perso oggi o contro il Milan. Il Verona ha ancora tanto da dare. Hanno fatto molto bene in dieci, cambiando il loro atteggiamento, con un blocco bassissimo e chiudendo molto bene. Non siamo propriamente una squadra ultra-talentuosa nel giro-palla contro un blocco così. Abbiamo cercato di fare tutto, Volpato ha creatività e gioco tra le linee, è capace di prendere palla e attaccare l’avversario. Il cambio di Matic è un déjà-vu: è stato un mio giocatore in tante partite, quando hai bisogno di un giocatore extra in costruzione entra lui e la partita cambia, ed è cambiata. Vittoria importante: io parlo di sopravvivere, ovvero di prendere più punti possibili da qui al Mondiale. Questi tre punti sono pesanti”.

State trovando tante risorse dalle seconde linee?
“È vero. In panchina c’è Tahirovic già da 3-4 partite di fila, se ho bisogno di metterlo dentro lo faccio senza problemi. Dipende da come parliamo all’interno, dal nostro rapporto. Se cade uno, si alza un altro: non dobbiamo piangere, piangere, piangere. È ovviamente dura, non possiamo continuare a parlare di Wijnaldum, Dybala, adesso si è aggiunto Spinazzola… Piangere porta negatività, quello che porta positività è avere fiducia negli altri ragazzi. Mancano tre partite fino al 13 novembre, vediamo se possiamo prendere punti e rimanere vicino alle squadre di superqualità”.

Zaniolo le ha chiesto il cambio per qualcosa in particolare?
“Una cosa è un infortunio muscolare vero e un’altra la botta che ti dà dolore e difficoltà a muovere il muscolo. È stata una botta forte: aveva chiesto il cambio all’intervallo, io ho cercato di spingerlo un po’ di più. Ho speranza che possa giocare giovedì perché lo merita. Se può giocare dal punto di vista legale, sono convinto che dal punto di vista dell’infortunio sarà a posto”.

La sostituzione di Cristante ammonito era in chiave derby?
“No, ma perché volevo vincere la partita. Non volevo giocare in 10, avere un giallo in quella posizione è un rischio per questa partita. Allo stesso tempo metto El Shaarawy davanti che mi dà ampiezza a sinistra, Pellegrini a centrocampo con Camara, ovviamente è un centrocampo più offensivo. Ti garantisco al 200% che ho pensato solo a vincere questa partita qui”.

Dove può arrivare questa Roma? Giovedì sarà una finale?
“Sì, sarà una finale e dovremo fare di tutto per vincerla. Abbiamo la garanzia che come minimo andremo in Conference League, ma vogliamo divertirci un po’ di più in Europa League e cercheremo di vincere questa partita. Non so dove potremo arrivare, lo dico onestamente. Facciamo sempre fatica a conquistare i nostri punti, quando otteniamo qualche punto è sempre di grande sacrificio: in questo momento siamo lì e quando dico lì intendo quarto, quinto o sesto posto. Se la differenza è piccola abbiamo delle possibilità. Lo scorso anno la distanza era troppo grande per pensare di avere qualche chance, se sopravviviamo e stiamo a tre o quattro punti da queste super squadre vediamo”.

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MOURINHO A ROMA TV+

“Bisogna segnare per vincere e quel secondo gol non arrivava più. Il merito è degli avversari: quando sono rimasti in 10 hanno cambiato modo di giocare e hanno difeso con un blocco molto basso. Non è stato facile per noi, abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Abbiamo cercato modi diversi per entrare in area. Sono molto felice perché il secondo gol è metà di Matic e metà di Volpato e queste sono le cose che rendono felice un allenatore”.

Tanti cambi, ma alla fine ha trovato la soluzione.
“La verità è che 11 contro 11 abbiamo avuto la possibilità di chiudere la partita e non l’abbiamo fatto. Abbiamo preso gol e dopo è stata una lotta tremenda per prendere questi 3 punti, che sono fondamentali per la nostra sopravvivenza fino al 13 novembre. Sopravvivere significa prendere punti e dopo aver perso l’ultima non sarebbe stato il massimo ottenere solamente un punto. Questi 3 punti ci danno più equilibrio in classifica”.

L’obiettivo è continuare così.
“Mancano 3 partite di campionato e una di Europa League, dove o siamo dentro o siamo fuori. In campionato invece dobbiamo fare più punti possibili”.


PREPARTITA

MOURNHO A DAZN

“Dopo la sconfitta col Napoli ovviamente c’è un po’ di tristezza, se vuoi frustrazione, ma siamo andati ad Helsinki per una partita che non potevamo perdere e abbiamo fatto risultato. La storia degli infortuni continua, questa volta non c’è Spinazzola. Ma dobbiamo sopravvivere fino al 13 novembre, in Europa dobbiamo vincere giovedì e in campionato dobbiamo sopravvivere non lasciando il gruppo di squadre di altissimo livello. Abbiamo bisogno di punti”.

Quanto è difficile tenere alta l’attenzione senza concorrenza visto che mancano i giocatori?
“No, in quella posizione a sinistra non abbiamo problemi. C’è Spinazzola, Zalewski, El Shaarawy e Vina, siamo tranquilli. Ma con tante partite se possiamo avere tutte le scelte sarebbe meglio”.

Camara sta diventando fondamentale..
“Gioca, è importante perché siamo pochi. Nell’ultima partita abbiamo finito a centrocampo con Kumbulla che non è centrocampista e due ragazzi, Bove ha già esperienza, ma con un altro (Faticanti, ndr) che ha debuttato. Oggi abbiamo in panchina Matic, che fa ancora uno sforzo per aiutare, e un altro ragazzo (Tahirovic, ndr) che non ha ancora debuttato. Questi siamo noi, ma fino al 13 novembre in campionato dobbiamo fare più punti possibili”.

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