Stadio As Roma, il progetto di Pietralata piace al Comune: obiettivo 2027

Il progetto “Stadio della Roma” è stato presentato ufficialmente la scorsa settimana ed è al vaglio del Comune di Roma. Rispetto a quanto accaduto nel corso del decennio passato all’inseguimento di Tor di Valle questa volta ci sono premesse profondamente diverse. La prima riguarda l’appartenenza dei terreni di Pietralata, di dominio pubblico e non privato. Per come funzionano le cose in Italia non è un tema da tralasciare. Secondo aspetto è la natura stessa del progetto. Un impianto sportivo e non una mini città dello sport, con tanto di polo finanziario e amministrativo. Questo può sveltire di molto la procedura di approvazione, nonchè la richiesta di compensazione da parte della giunta.
A quanto risulta l’unica vera opera pubblica da realizzare sarebbe un passaggio pedonale sopraelevato che consenta l’accesso diretto dei tifosi sugli spalti. Si perché dal punto di vista del trasporto su ferro si può già contare su tre fermate della metro nei dintorni e basterebbe aumentare di qualche treno il servizio. La tangenziale offre buone garanzie per la parte su gomma, mentre l’alta velocità è poco più in là. Tutto sommato quindi una scaletta amministrativa da adempiere nel corso dei prossimi due anni, con l’obiettivo della prima pietra nel 2024. La costruzione dovrebbe terminare in tempo per il centenario, nel 2027.

Per quanto concerne il progetto in sè, come anticipato da diversi organi di stampa, si tratterebbe della riproposizione dell’Emirates dell’Arsenal, con 60.000 posti a sedere. All’interno un grande museo del club, due hotel e alcuni ristoranti. In più ci sarebbe spazio per costruire nei dintorni anche un asilo nido, per consentire alla famiglia di fruire della zona per tutto l’arco della settimana, dando un valore sociale all’impianto.

Il sindaco Gualtieri, secondo le voci di corridoio che arrivano dal Campidoglio, sembra entusiasta dell’idea dei Friedkin e non vede impedimenti di sorta per procedere come previsto. Questa volta non dovrebbero esserci ricorsi al Politecnico di Torino o interventi di qualche comitato per la salvaguardia di strane specie animali. Mourinho punta ad essere il primo tecnico del nuovo stadio, magari firmando il rinnovo nominato nell’intervista odierna a Sky Sport Uk.

Qualcosa di particolare potrebbe avvenire invece sul fronte societario, con il gruppo americano che avrebbe la chance di passare la mano una volta ottenuti tutti i permessi burocratici. Una Roma con le carte in regola per la costruzione della propria casa varrebbe molto di più di quanto sborsato finora dai californiani. Prospettive lontane, di un futuro che ad ogni modo appare potenzialmente roseo.

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