Roma-Cagliari, MOURINHO: «Partita dominata e abbiamo rischiato il pareggio… Ho sentito pressione fino alla fine»

Queste le dichiarazioni di José Mourinho, centrocampista della Roma, al termine del match con il Cagliari:

MOURINHO A DAZN

Perché non si riesce a chiudere prima una partita?
Grande domanda, non ho risposta (ride, ndr).

Alla fine ha esultato tanto, quanto è importante questa vittoria?
La vittoria è super importante, è una partita tranquilla in cui si poteva fare subito gol, poi il secondo, il terzo o il quarto nel secondo tempo, ma poi poteva finire 1-1… Rui Patricio fa una grandissima parata, se non sbaglio, su Joao Pedro ma è un gesto tecnico fuori dal contesto del gioco: abbiamo dominato, abbiamo controllato ma poteva finire 1-1 una partita che sarebbe potuta finire 4-0 o 5-0. Di solito in queste partite non senti pressione, ma io l’ho sentita fino alla fine e potevamo perdere punti come nell’occasione della parata di Rui Patricio.

A parte le decisioni sbagliate in fase di rifinitura, le volevo parlare dei due difensori centrali Mancini-Kumbulla. Che tipo di prestazione hanno fatto?
Prima di tutto dammi del tu, siamo amici (Mourinho risponde a Ciro Ferrara, ndr). Per me Kumbulla è stato il miglior giocatore della mia squadra, ha fatto una partita fantastica. Mi dà soddisfazione perché in un determinato momento della stagione è stato in difficoltà, io sono stato molto negativo nel feedback e nell’aggressività con lui in allenamento, ma lui è stato sempre tranquillo, umile ed è cresciuto. Per me è più a suo agio a 3, ed è cresciuto. Ha fatto una partita buona, anche Mancini, così come la copertura dei due giocatori a centrocampo, che con la Juve non avevano chiuso bene come nel gol di Dybala. Abbiamo lavorato su questo e i due giocatori centrali lo hanno fatto bene. Ieri ho finito l’ultimo allenamento con Felix, Tammy, Pellegrini e Zaniolo contro 0 per cercare di dargli fiducia e decidere bene. Ieri hanno fatto bene ma anche qualche decisione sbagliata. A Felix è difficile chiedere di più: l’utilizzo della velocità e profondità, ma non posso chiedergli pace di spirito davanti all’avversario. Tammy soffre di frustrazione, non è capace di nasconderla, lo soffre a questo livello. Zaniolo ha fatto una partita molto molto positiva, per noi è importante a nascondere palla, però subito nel primo tempo sulla palla di Felix deve fare gol di prima, invece ha controllato. Spero che in qualche partita facciamo tanti gol, le opportunità le abbiamo. Ho visto qualche statistica, siamo la squadra con più tiri in porta, mamma mia… Sono stanco, lasciatemi andare… (ride, ndr)

Con questo ciclo di partite davanti potete vedere la vostra vera personalità?
Però abbiamo affrontato il Cagliari e abbiamo fatto fatica a vincere. Era importante vincere e l’ho detto ai giocatori: 4-0, 5-0 o 1-0 era da vincere per forza. I giocatori hanno dimostrato questo sacrificio anche nella sofferenza nel finale. Queste squadre sono nella seconda metà della classifica, ma mi ricordo anche le partite perse con Bologna e Venezia e i 2 punti persi con la Samp. Non è scontato vincere queste partite. I ragazzi avevano bisogno della vittoria e per noi è importante.

Quanto le serviva Sergio Oliveira?
Per dire la verità abbiamo bisogno di più Sergio Oliveira: giocatori di performance, di 29 anni, con esperienza, che sa quello che devono fare in determinati momenti della partita. Non è il regista come lo intendete in Italia, non è Pirlo, ma è no di cui la nostra squadra ha bisogno. Maitland-Niles ci dà opzioni, Karsdorp è andato in panchina senza allenarsi. Abbiamo fatto il mercato con questi due ragazzi che possono migliorare le opzioni della squadra.

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