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Le PAGELLE di Cluj-Roma: Veretout match-winner. Cristante baluardo. Perez nota stonata

(K.Karimi – A.Papi) – Ecco i voti e le pagelle assegnate dalla nostra redazione dopo il match Cluj-Roma di Europa League:

-CLUJ-

Balgradean 6; Susic 5.5, Manea 6, Burca 6, Camora 5.5; Itu 5 (Chipciu 6), Djokovic 5.5, Paun 5 (Carnat 5.5); Rondon 6, Debeljuh 4.5 (Vojtus 5.5), Pereira 5. All: Petrescu 5.5

-ROMA-

Pau Lopez 6 – Può quasi rilassarsi nella nebbia della Transilvania. Sporca i guantoni solo nel finale, bloccando un paio di conclusioni insidiose.

Spinazzola 6,5 – Dove lo metti sta. Oggi, schierato da terzo centrale a destra, si disimpegna senza affanni e accompagna bene l’azione. Fonseca lo fa rifiatare dopo un’ora. (64′ Mkhitaryan 6,5 – Decisivo pur giocando al piccolo trotto e senza troppa enfasi. Si guadagna il rigore del raddoppio).

Cristante 7 – Pare proprio che il ruolo di centrale nella linea a tre sia cucito per lui. A certi livelli può destreggiarsi con naturalezza. Ha tutto il tempo per alzare la testa e impostare da dietro con risultati proficui. L’azione parte sempre da lui con tracce non banali. Bravo anche a richiamare i compagni alla giusta attenzione.

Juan Jesus 6,5 – Tosto e concentrato. Non sbaglia praticamente nulla, agevolato dal trovarsi di fronte una squadra quasi demotivata. Quando chiamato in causa, finora, non ha mai sfigurato.

Bruno Peres 6 – Diligente nel giostrare sulla fascia, anche quando si sposta a sinistra. Si divora il comodo 3-0 su assist di Milanese, errore imperdonabile a questi livelli.

Diawara 6 – Manca di ritmo partita e si vede. Cerca di rischiare il meno possibile con tocchi ravvicinati e rimanendo a disposizione dei compagni per la giocata. Minutaggio utile per ritrovare la forma migliore. (77′ Milanese 6 – Come all’andata si fa apprezzare per lucidità e intelligenza, con un assist al bacio che Peres cestina in curva).

Villar 6,5 – Ormai si trova ‘comodo’ nel far girare palla in mezzo al campo. Gioca sempre con lucidità, deve incrementare concretezza quando si avvicina all’area.

Calafiori 6 – C’era curiosità attorno al diciottenne terzino, finalmente disponibile post-Covid. Sbaglia qualcosa in fase propositiva, ma non si scompone e dimostra concretezza anche nel difendere. Nella ripresa si sposta a fare il centrale, mostrando anche duttilità.

Pellegrini 6 – Torna a giostrare sulla trequarti. Gioca al piccolo trotto, accelerando a sprazzi nel finale di primo tempo. Sa accendere la manovra, ma ci si aspetta sempre qualcosa di più dalle sue rinomate qualità, anche su palla ferma. (46′ Veretout 7,5 – Inizialmente a riposo, ma gli basta un tempo per diventare il match-winner. La sua punizione tagliata procura l’autorete di Debeljuh, poi trasforma il rigore del 2-0. Nel finale si piazza a fare il terzino con la solita enorme generosità).

Carles Perez 5,5 – Uno con quel sinistro (tanto per rimanere in tema di mancini di Dio) deve fare qualcosa in più. A volte si nasconde dalla linee di passaggio e diventa difficile servirlo. Il giallorosso più fuori contesto della serata. (84′ Tripi s.v. – Altro esordio dalla Primavera. Farà strada).

Borja Mayoral 6,5 – Crescita costante. In una gara scomoda e gelida riesce comunque a muoversi con costanza, procurando due pericoli evidenti alla porta rumena. La fiducia c’è. (64′ Dzeko 6 – Qualche sponda, vari scatti e pure un’ammonizione. Tutto in vista del Napoli).

All. Fonseca 7 –  Bisogna dargli atto che dopo un anno e mezzo la Roma è diventata una squadra “seria”. Gli esperimenti falliti con Luis Enrique e Di Francesco sembrano finalmente compiersi con il portoghese. Grande possesso palla e dominio del gioco, pressing per il recupero alto e diverse soluzioni di passaggio sulla trequarti. Il canovaccio è chiaro a tutti e anche con le riserve la macchina gira a dovere. Nonostante le critiche ha sempre mantenuto la calma. Chapeau.

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