Le PAGELLE di Roma-Juventus: Veretout versione bomber. Dzeko sprecone. Fonseca, perché Bruno Peres?

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle del match tra Roma e Juventus, disputatosi stasera allo stadio Olimpico:

-ROMA-

Mirante 5,5 – Spesso chiamato in causa, più con i piedi che con le mani. Indeciso sul cross che porta al 2-2 di Ronaldo.

Mancini 5,5 – Meno falloso delle ultime uscite, ma non disdegna la solita distrazione decisiva. Anche lui dormiente nell’azione del pareggio. Ha qualità e aggressività, però la leadership che serve non è di casa.

Ibañez 7 – Piazzato da centrale nei tre dimostra di avere sfrontatezza e tempi quasi perfetti. Annulla Morata e si permette qualche giocata in verticale niente male. L’errore ogni tanto ci sta, ma forgia la sua personalità.

Kumbulla 6,5 – Lascia poco ai fronzoli e bada al sodo. Nonostante i suoi 20 anni non si lascia intimorire dai campioni che si trova di fronte e risponde colpo su colpo. Fa dell’attenzione il suo punto di forza, oltre ad una grande fisicità che si fa sentir nell’uno contro uno. Ottime basi su cui costruire.

Santon 6,5 – Concentrato e attento, non soffre mai né la velocità di Cuadrado né i cambi di passo di CR7. Come ai tempi dell’Inter dimostra di poter fronteggiare ostacoli sulla carta predominanti. Sale poco, ma regala un assist che Dzeko cestina nel secondo tempo. Non è un caso se, appena sostituito, la Roma subisce il 2-2. (dal 68′ B. Peres 4,5 – Entra ed è subito tra i colpevoli per il gol imperioso di Ronaldo. Limiti enormi difensivi e poca lucidità offensiva. Ma l’avevamo segnalato da tempo).

Veretout 7,5 – Corre, strappa palloni e riparte verso la porta avversaria come non ci fosse un domani. Il francese è leader e finalizzatore, con un rigore preciso e un gol in contropiede da attaccante puro. Il suo nerbo è necessario e sufficiente per tenere a galla la mediana. Imprescindibile.

Pellegrini 6 – Arretrato in mediana, gioca con maggiore lucidità e sostanza. Bene nel fraseggio, ingenuo e sfortunato nel fallo di mano che porta al rigore dell’1-1. (dal 72′ Diawara 5,5 – Qualche recupero e gestione senza guizzi anche con superiorità numerica).

Spinazzola 6,5 – Ha ritrovato la gamba e la condizione dei bei tempi di Bergamo. Danilo e Kukusevski soffrono le sue accelerazioni, peccato pecchi spesso in lucidità nel momento decisivo.

Pedro 6,5 – Giocatore di caratura superiore, e si vede nella protezione del pallone e nei guizzi mai banali. Sfiora il colpo grosso dalla distanza. Con Dzeko e Miki forma un tridente esperto e da top club.

Mkhitaryan 6,5 – Prezioso ed elegante nel tenere palla e far ripartire la squadra. L’assist per Veretout in ripartenza è un gioiello. Note negative: il gol divorato sullo 0-0 e il vistoso calo nel finale.

Dzeko 6 – La sua prestazione è la perfetta crasi tra l’8 da regista offensivo e il 4 per via delle conclusioni fallite sotto porta. Si divora a due passi da Szczesny due comodissime occasioni che potevano chiudere il match. Ma dimostra di essere a pieno all’interno del progetto Roma, dando e ricevendo colpi.

all. Fonseca – La squadra gioca un buon calcio e la partita è stata preparata nel migliore dei modi. Poi però iniziano i problemi quando si tratta di gestire il match. Le sostituzioni lasciano sempre a desiderare, come quella di Bruno Peres inspiegabile nonostante la stanchezza di Santon. Si era spremuto Karsdorp per 72’ a Verona con l’olandese che non giocava da otto mesi una gara intera e si è fatto uscire subito il terzino ex Inter che teneva bene sul gioco aereo contro Ronaldo. Chiudere con due cambi avendone 5 a disposizione è altro mistero inspiegabile. Al di là della panchina corta negli ultimi 20’ urgeva inserire forze fresche davanti. Decisamente due punti buttati con una Juve assai rivedibile.

-JUVENTUS-

Szczesny 6.5; Danilo 6.5, Bonucci 6, Chiellini 5.5, Cuadrado 6; Kulusevski 5.5 (Frabotta s.v.), McKennie 5.5 (Arthur 6), Rabiot 5, Ramsey 5.5 (Bentancur 6.5); Morata 5 (Douglas Costa 6.5), Ronaldo 7.5. All: Pirlo 5.5

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