Roma-Napoli, Pastore: “Prima non mi sentivo importante. Con Fonseca…”

Anche ‘El Flaco’ Pastore ha commentato l’importante successo della Roma sul Napoli di Ancelotti. Di seguito le sue dichiarazioni nel post partita.

PASTORE A SKY 

Sulla partita:
“È stata una partita intensa e difficile, abbiamo giocato contro una grande squadra. L’importante è che siamo stati molto concentrati e ambiziosi, volevamo i tre punti e siamo riusciti a prenderli”.

Hai trasformato i fischi dell’Olimpico in applausi:
“Sono sempre momenti belli. È molto meglio uscire con gli applausi che con i fischi, ma tutto dipende da quello che facciamo in campo. Stiamo facendo tante cose belle, i tifosi sono sempre dietro di noi e dobbiamo ringraziarli. Provando sempre a vincere che è la cosa che li rende più felici”.

Cosa vi ha detto Fonseca a fine primo tempo?
“Abbiamo abbassato la pressione e abbiamo sofferto, ma il mister ci ha detto di tornare a giocare più alti”.

Chi ti ricorda Zaniolo?
Nessuno. Ognuno è diverso ma ora provo solo gioia e felicità per lui perché è un ragazzo molto bravo che lavora molto bene. Dobbiamo solo aiutarlo a crescere perché ha tanto potenziale, va già sempre in Nazionale. Qui sta facendo la differenza. È fortissimo, siamo sempre dietro di lui perché sappiamo cosa può dare alla Roma. Ma tutta la squadra ha fatto bene, stiamo crescendo tanto a quel livello ed è la cosa più importante”.

Fiducia da parte della società:
“Sì, l’ho sentita tanto in questa estate perché la società mi è stata molto vicina e anche l’allenatore mi ha parlato sempre dal primo giorno. Sono cose che mi fanno stare tranquillo e allenarmi meglio, questo si vede poi in campo. L’importante è che questa fiducia continui a essere reciproca. Bisogna pensare solo alla Roma e portarla solo più in alto possibile”.

Sulle ultime annate:
“La passata stagione è stata molto difficile, non solo fisicamente. Non mi sentivo così importante in questa squadra come avevo previsto al mio arrivo. Ho perso fiducia in me stesso e anche i miei compagni sentivano che l’avevano persa, normale che accada dopo che non giochi tanto tempo. In estate ho lavorato molto di più personalmente, ho la fortuna di avere la mia famiglia e le persone giuste che mi aiutano, sono uscito da quel periodo brutto. Ora l’importante è che tutti quanti stiamo facendo una sola cosa e così la squadra può arrivare molto lontano”.

Top