Il Messaggero Petrachi, le cessioni impossibili

gianluca petrachi

(A. Angeloni) – Gianluca Petrachi, ds della Roma, è chiaro sugli obiettivi in entrata («servono almeno due difensori» e «siamo alla ricerca di un centrocampista»), compresa la punta, e fa capire che aspetta indicazioni dell’allenatore, Paulo Fonseca, per definire alcuni esuberi. Poi, sui colpi grossi in uscita fa finta di non dire ma dice: rivendica il suo ruolo di omertoso, ma lascia aperte le porte – magari senza volerlo – a cessioni illustri, vedi Zaniolo e Florenzi. Alla domanda su Zaniolo, ad esempio, fa un bel giro di parole, per non dire «è incedibile», ma solo «io non l’ho messo in vendita, poi nel mercato può succedere di tutto». Il che significa, come sempre, che esistono gli incedibili fino a prova contraria. Fino a un’offerta degna, fino al soddisfacimento della volontà del calciatore, fino a necessità che il mercato ti presenta davanti. Quindi, parole nuove, concetti vecchi: tutti sono cedibili davanti a un boom. Basta essere chiari.

Alcuni punti fermi il tecnico ce li ha e ci sta che uno come Zaniolo, viste anche le squadre che gli ronzano intorno e il suo valore moltiplicato dopo i mesi invernali scorsi, possa finire dentro qualche trattativa. Petrachi prova a svestirsi del ruolo del ds che pensa solo all’incasso. «Oggi Zaniolo non è sul mercato. Poi nella vita, soprattutto in questo ambiente, bisogna capire e valutare tutto. Io quando giocavo non pensavo mai che la Juventus potesse vendere Zidane, invece è successo. Il giorno della mia presentazione ho sgridato Zaniolo, ma con tutto l’affetto di questo mondo per farlo rientrare nei binari del comportamento e professionalità, per farlo ritornare con la testa sulle spalle e con i piedi per terra. Da lì si è detto subito che Petrachi ha messo in vendita Zaniolo». Queste le sue parole sulla questione, ognuno può farsi un’idea. Stesso dicasi per Florenzi. «Oggi è il capitano della Roma, non l’ho mai messo sul mercato. Per Florenzi non ho chiamato qualche club per dire che è in uscita. Poi ribadisco: il mercato è aperto a tutti, se arriva qualche offerta la valuti, ma conosciamo molto bene i punti fermi di questa squadra».

IL FURTO DELLO ZAINO – Altro argomento che sta a cuore al ds è Franco Baldini. «Vorrei che fosse chiaro a tutti che l’amico Franco deve essere di supporto alla Roma. Se faccio una trattativa, e mi rendo conto che posso prendere un giocatore tipo Alderweireld, posso avere buoni rapporti con il padre o l’agente del giocatore; Baldini può essere utile, visto che ha lavorato in quel club. Se si dice che è lui a fare il mercato, si sbaglia». La presentazione di Spinazzola lo accende, si fa contagiare dal sorriso del neo terzino giallorosso. «La Roma ha bisogno di giocatori così, di gente che stimoli la competizione in campo. Che porti entusiasmo». E Leonardo ci sta, come tutti, vuole giocare e vincere. «Fonseca? Mi ricorda Gasperini. Il centro sportivo? C’è una grande dirigenza e un’ottima organizzazione. L’unica cosa è che mi hanno rotto la macchina e rubato lo zaino». Accanto a lui, il ds: «Non può lasciarlo in bella vista sul sedile. Si deve svegliare».

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