Leggo Zaniolo in bilico. Male in azzurro e a rischio cessione, la Roma aspetta l’offerta della Juve

Zaniolo

(F. Balzani) – Che succede a Zaniolo? La domanda sull’involuzione del ragazzo prodigio, che ha stupito l’Europa facendo mangiare le mani all’Inter, è tanto lecita quanto prematura e pericolosa. Lecita perché Nicolò ha chiuso male la stagione e sta giocando un Europeo Under 21 deludente. Nella sconfitta con la Polonia un intervento scomposto gli è costato la squalifica per la gara decisiva col Belgio. «Ma non era nervoso per l’esclusione», assicura il suo entourage. Prematura perché il 2 luglio compie 20 anni e non è facile sentirsi chiamare nuovo Totti da un giorno all’altro. In pochi mesi è passato dalla doppietta di Champions col Porto alle panchine con Ranieri, passando per interviste irriguardose e voci di mercato incontrollate. Pericolosa perché qualcuno a Roma sta pensando seriamente di cedere Zaniolo di fronte a un’offerta da 50 milioni che la Juve potrebbe decidere di presentare a breve. Si tratterebbe, infatti, di una ricca plusvalenza che metterebbe a posto tutti i conti e permetterebbe pure di provare un colpo di mercato. Lo stesso Zaniolo, dopo il furto subito dalla mamma Francesca, si era lasciato andare a un «poi non vi lamentate».

Il papà Igor ieri ha tenuto a precisare: «Ha un contratto di 4 anni e non ha motivo di pensare di andare via, anche perché con Fonseca si troverebbe bene. Poi se ci sono altri problemi societari non dipende da lui». Tradotto: se la Roma ha necessità di vendere si adegueranno come hanno fatto in passato Strootman o Marquinhos. «Al momento non sappiamo ancora con chi parlare, il ds non è stato ufficializzato. Saremo i primi a essere chiamati». Per parlare del rinnovo o per studiare l’offerta della Juve? Papà Igor, a Centrosuonosport, difende il figlio dalle critiche: «Ha spesso giocato fuori ruolo, ma ci può stare un calo di rendimento. Ci vuole equilibrio nei giudizi. Dal dargli la maglia numero 10 a definirlo un bluff, mi sembra esagerato. E poi non fa le vacanze da due anni».

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