Stadio Roma: arrestato per corruzione De Vito, presidente M5S dell’assemblea capitolina. Raggi: “Nessuno sconto, a Roma non c’è spazio per la corruzione”. Perquisizioni anche in Campidoglio e negli uffici di Acea

Come riportato da Il Fatto Quotidiano, questa mattina è stato arrestato per corruzione il Presidente dell’Assemblea Capitolina, Marcello De Vito (M5S) nell’ambito dell’inchiesta sullo stadio della Roma denominata “Congiunzione Astrale”. Secondo l’accusa, De Vito avrebbe accettato delle elargizioni da Parnasi per favorire il progetto.

Ecco tutti gli aggiornamenti live della vicenda:

14.15 – Il presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito e l’avvocato Camillo Mezzacapo erano diventati cauti e dopo l’arresto l’arresto dell’imprenditore Parnasi cercavano di «tenere nascosto il loro rapporto» e si incontravano con «modalità assolutamente clandestine». Come si legge nell’ordinanza di arresto del gip, i due temevano «che i rapporti corruttivi da loro intrattenuti con lo stesso Parnasi potessero portare gli inquirenti a focalizzare le attenzioni investigative su di loro». Così iniziano anche ad essere più attenti quando si incontrano o parlano al telefono.

Lo scorso 2 febbraio i due si incontrano infatti attraverso Luca Bardelli, titolare di una concessionaria romana, nel locale del rivenditore quando era chiuso. Bardelli telefona a Mezzacapo chiedendogli di raggiungerlo urgentemente perché doveva fargli provare una Range Rover, sottolineando di raggiungerlo immediatamente perché la persona con cui doveva incontrarsi si trovava in quel momento con lui. In pochi minuti Mezzacapo raggiunge la concessionaria in quel momento chiusa e dopo circa un’ora viene visto uscire assieme a De Vito dalla concessionaria e una terza persona ed allontanarsi dal luogo.

13.54 – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, arrivando al Senato, si è espresso in merito all’arresto a Roma del presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito. Il premier ha precisato di non entrare nel merito delle indagini ma di aver «molto apprezzato la reazione efficace e tempestiva adottata da Luigi Di Maio e dall’intero Movimento, perchè – ha proseguito – le accuse, se confermate, rimandano a illeciti gravi». Conte ha poi aggiunto: «Il Movimento dimostra di avere anticorpi efficaci per reagire a episodi del genere e assoluta fedeltà ai suoi valori»

13.52 – «Il problema qual è Cla? È la politica! Cioè noi abbiamo un Presidente di Regione che è un cacasotto terrificante! Nicola… Nicola non si mette a fare una… Cioè, Nicola è fatto così! Lo conosco… Cioè non… Ora tu dici i 5 stelle… Ora non è che i 5 stelle sono meglio perché fanno lo stadio… Però ti dicono di sì o ti dicono di no…». Così il costruttore Luca Parnasi in una conversazione del 20 maggio scorso mentre si trova in compagnia di Claudio Toti.L’intercettazione è contenuta nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto del presidente dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito. «Poi alla fine se tu poi hai una questione… tu poi alla fine hai conosciuto Marcello De Vito siete diventati amici… ecc… quindi alla fine 2-3 persone con la testa…devi calcolare che alla fine una persona o due persone …rispetto al vecchio sistema… guarda che a noi, se io penso alle operazioni che ho valorizzato con papà negli ultimi 20 anni e quante ne sono partite, c’è da sentirsi male! Noi abbiamo trasformato 4 milioni di metri cubi! Ora è vero che il sistema è crollato ma in realtà 15 anni per fare una trasformazione urbanistica, non si può pensare!»

13.48 – «Va bene, ma distribuiamoceli questi». Così Marcello De Vito in un’intercettazione in riferimento ai soldi erogati dai costruttori Toti e Statuto alla società a lui riconducibile. De Vito parla con Mezzacapo che invita alla calma: «Adesso non mi far toccare niente, lasciali lì… Quando tu finisci il mandato … Se vuoi non ci mettiamo altro sopra. La chiudiamo, la distribuiamo, liquidi e sparisce tutta la proprietà, non c’è più niente, però questo lo devi fà quando hai finito quella cosa».

13.40 – «L’immediata espulsione di De Vito è doverosa. Risponderà alla giustizia, ma è radiato dal M5S: è anzitutto una questione politica ed etica. Il modo in cui reagiamo dimostra la correttezza del MoVimento. Grazie a Luigi Di Maio per la sua guida salda e per la sua determinazione». Lo scrive su Twitter Riccardo Fraccaro, Ministro per i rapporti con il Parlamento ed esponente M5S.

13.30 – «Sono riusciti a stravolgere il progetto Stadio della Roma che per noi non ha più la pubblica utilità. Infatti non lo abbiamo votato. Era l’unica grande opera della città e anche questa si bloccherà. Per noi così non si deve fare». Lo ha detto il capogruppo del PD in Campidoglio Giulio Pelonzi arrivando a Palazzo Senatorio.«Questa è una città bloccata dall’incapacità della giunta Raggi», ha aggiunto.

13.26 – «A Roma avresti vinto pure con il Gabibbo». Così Marcello De Vito si rivolge all’avvocato Camillo Mezzacapo in una intercettazione ambientale del 4 febbraio scorso presente nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip nell’ambito di uno dei filoni dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma.

Dopo aver telefonato a De Vito, Mezzacapo chiama Gianluca Bardelli (ora agli arresti domiciliari), commerciante d’auto e gli riferisce del dialogo avuto col presidente dell’assemblea Capitolina. «Qui noi abbiamo proprio un anno buono, gli ho proprio detto guarda c’è una…adesso c’è una congiunzione astrale che è come quando passa la cometa di Halley, cioè state voi al governo qua di Roma e anche al governo nazionale in maggioranza rispetto alla Lega. È la cometa di Halley allora – dice ridendo – adesso hai un anno, se adesso non facciamo un cazzo in un anno però allora voglio dire mettiamoci il cappelletto da pesca, io conosco un paio di fiumetti qua ci mettiamo là,  ci mettiamo tranquilli con una sigarettella, un sigarozzo là, con la canna e ci raccontiamo le storie e ci facciamo un prepensionamento dignitoso»

12.30 – Dalle prime informazioni che filtrano dalla Procura, non ci sarebbe alcuna firma di Marcello De Vito sugli atti che riguardano il progetto dello stadio della Roma. Di conseguenza l’iter non sarebbe a rischio. Il Movimento 5 Stelle ha già pronto il sostituto di De Vito: si tratta del consigliere Enrico Stefàno.

11.30 – ”Arresto De Vito pietra tombale sullo stadio della Roma? Lasciateci capire. Se il procedimento non è viziato da alcun comportamento penalmente rilevante tecnicamente si può andare avanti“. Così il direttore generale del Campidoglio Franco Giampaoletti entrando a Palazzo Senatorio. E sul versante politico? “Questo non lo so“, ha detto il dg.

Fonte: Adnkronos

10:40 – Queste le parole della Sinaca di Roma, Virginia Raggi: «Nessuno sconto. A Roma non c’è spazio per la corruzione. Chi ha sbagliato non avrà alcuno sconto da parte di questa amministrazione» Le riporta Il Messaggero.

10:08 – Luigi Di Maio, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro. Capo politico del MoVimento 5 Stelle, si è espresso già su Marcello De Vito: “È fuori dal Movimento 5 Stelle”.

9:11 – De Vito è accusato di aver percepito elargizioni sia dirette, da Parnasi per la costruzione stadio, sia indirettamente da altri imprenditori (Statuto, Toti), in cambio della promessa di favorire la realizzazione di altre realtà come la riqualificazione dell’area degli ex mercati di ostiense e di un albergo vicino alla stazione ferroviaria Trastevere.

9:10 – Sono altri 2 gli imprenditori raggiunti da una misura interdittiva temporanea dall’esercizio dall’attività impreditoriale.

9:00 – Come riporta Sky TG24 sono in corso perquisizioni anche in Campidoglio. In totale 4 le persone raggiunte da misura cautelare. Due di queste sono finite in carcere, le altre 2 ai domiciliari.

8.00 – È in corso da parte dei carabinieri una perquisizione dell’abitazione di Marcello De Vito, il presidente dell’assemblea capitolina arrestato oggi nell’ambito dell’indagine sul nuovo stadio della Roma. In base a quanto si apprende, l’esponente degli M5S è stato raggiunto da un provvedimento cautelare in carcere.

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