Conferenza stampa, Spalletti: “Mi fa piacere tornare a Roma, ho legami importanti lì. Superare i giallorossi un segno di crescita straordinaria”

Giornata di vigilia di Roma-Inter e arrivano le parole dei protagonisti. Luciano Spalletti,allenatore dei nerazzurri e grande ex di giornata, interviene in conferenza stampa dal centro sportivo Suning di Appiano Gentile, prima della rifinitura e della partenza per la Capitale. Queste le sue parole:

A che punto è l’Inter nel suo percorso? 

“Si sposta sempre questo punto. Quando sembra che si possa stare un attimo più tranquilli, arriva poi la ricerca di qualcosa di nuovo, programmando strutture nuove, obiettivi nuovi. Il calcio è un’evoluzione continua, ha potenzialità che si possono usare in altri campi generando risultati importanti”

La partita di domani può togliere dalla corsa una delle pretendenti al quarto posto? 

“Non si deciderà nulla. I giallorossi possono inanellare una serie di vittorie e tornare prepotentemente su”.

Vrsaljko torna in gruppo? 

“Sì, sta bene”

La Roma conta diverse assenze, ma ce le aveva anche l’Atalanta: sarebbe il caso quindi di giocare al massimo lo stesso? 

“Fino al numero tredici di calciatori a disposizione, queste sono squadre che non hanno problemi. Possono contare su formazioni capaci di giocare e vincere qualsiasi partita, come il Tottenham, come noi. Ci aspetta una gara difficilissima, anche perché la classifica non descrive al meglio il loro gioco e il loro passato. Negli ultimi campionati la Roma è arrivata seconda, terza, ha giocato una semifinale di Champions, ha battuto il suo record storico di punti. Mettete anche questi numeri nelle vostre analisi”.

Teme un periodo nero come l’anno scorso? 

“Siamo dentro ogni più rosea aspettativa. Questa domanda ci farà drizzare ancora di più le antenne. A Bergamo siamo stati sottotono, ma i miei sono professionisti che stanno facendo un ottimo lavoro. Non posso dire nulla”

Quante critiche a Nainggolan…

“Ha avuto un infortunio nel ritiro estivo, il che vuol dire perdere un pezzo della preparazione. Qualche fastidio poi assomiglia a delle ricadute che vanno trattate con tranquillità e tempistiche comode. Così si mettono a posto i problemi. Radja però è sereno, certo anche dispiaciuto per non essere riuscito a mettere a disposizione dei compagni il proprio contributo”.

Ha rivisto la sfida di Londra?

“Sì, ci siamo rientrati un attimo dentro con la squadra, ma neppure troppo. C’è da pensare alla Roma. Ripeto che i ragazzi sono stati in partita fino al gol subito, mantenendo un equilibrio, creando delle opportunità importanti. Se si ha a che fare con quei campioni che possono cambiare le cose, ci può stare. Tutto però sotto controllo, siamo stati molto meglio in campo a Wembley che non a San Siro per continuità e gestione dei momenti. Le pressioni noi ce le mettiamo addosso da soli. Il fatto che ci vogliate tenere svegli, ci fa piacere. In Champions siamo ancora dentro, ma non vogliamo accontentarci”

Ha pensato alle parole del padre di Lautaro?

“Quando ci sono dichiarazioni rese pubbliche, se son vere, si analizzano. Io della famiglia Martinez conosco solo Lautaro. Importante che si renda conto che il suo papà, con queste parole, attacca l’Inter più che me. Danneggiano la sua immagine e il rapporto con i suoi compagni. Per diventare un top player bisogna saper gestire pressioni e contesti. Poi è chiaro che in certi momenti ci si deve far sentire. Lui non ha bisogno di nessuno che lo protegga, è un uomo forte, in campo e fuori”.

Come giudica le dichiarazioni di Perisic?

“Sono dichiarazioni normali. Mi fido quando parlo con i calciatori e questa volta non serve. Ha detto cose normali. Lui nell’Inter ci sta volentieri, è contento di farne parte, della partecipazione emotiva”.

Che ambiente si aspetta di trovare a Roma?
“Tornare in una città dove ho allenato e vissuto per tanti anni, dove ho legami importanti mi fa piacere. Giocheremo con tranquillità”.

Sulla gara

“Le partite sotto tutte importanti. Bisogna vincere per occupare delle postazioni che riguardano il futuro a cui ambisce l’Inter. Ci fa piacere che a Roma ci ricordano d’essere sotto pressione, ci tiene belli svegli. Poi, ognuno porta all’attenzione i numeri che vuole. Valutiamo certo che la Roma negli ultimi due campionati è arrivata seconda e terza, giocando anche una semifinale di Champions. Potercela giocare vuol dire che siamo arrivati anche noi a un buon livello e questo ci fa piacere. La composizione della rosa va fatta tenendo conto anche di quelle alternative che, entrando a gara in corso, possono dare il loro contributo. C’è voglia di fare qualcosa di importante, tentando di vincere il più possibile”.

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