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Conferenza stampa, Di Francesco: “Florenzi alto o basso. Sousa? Non mi interessa”. Dzeko: “Dobbiamo vincere per passare il turno”

Di Francesco

Il tecnico della Roma Eusebio Di Francesco parlerà oggi nella consueta conferenza stampa pre-match direttamente da Mosca dove la rosa giallorossa affronterà domani alle ore 18.55 italiane il Cska nella quarta giornata del gruppo G di Champions League. Al suo fianco quest’oggi ci sarà anche Edin Dzeko, centravanti della Roma.

Per Dzeko: può darsi che in Europa trovate degli spazi che in Italia non trovate?
“E’ difficile da spiegare perché in Champions abbiamo fatto molto bene, solo a Madrid non abbiamo fatto la nostra partita ma in generale siamo sempre presenti. Non lo so, forse perché in Champions ci sono poche partite e in ogni gara devi andare con tutta la forza. Forse ogni tanto si pensa che in Serie A, contro Bologna, Chievo e Spal, pensiamo si possa vincere facile ma sappiamo che non è facile vincere in Serie A e devi dare il 100% per vincere le partite”

Per Di Francesco: è più ipotizzabile una formazione con Florenzi alto ad esempio o aggressiva con una fascia destra più offensiva?
“Non è quello che fa la differenza nel fare una partita più aggressiva o meno. Ritengo che si possa optare per qualsiasi cosa ma non deve cambiare la mentalità, non controllare le partite ma impattare bene sulla gara. Come identità e idea non dobbiamo perdere il desiderio di far male agli avversari”

Per Dzeko: senti le stesse sensazioni dello scorso anno nella Champions League?
“Dopo lo scorso anno abbiamo visto tutti quanto è bello giocare in Champions, arrivare in semifinale lo è ancora di più. Vincere la partita di domani significherebbe passare il turno e anche per questo è una partita più importante. Si aspetta 12 mesi per la Champions e poi arriva, non dico che arriveremo in semifinale ma vogliamo fare il meglio possibile”

Per Di Francesco: qual è il suo stato d’animo dopo Firenze?
“Le immagini credo che parlino chiaro, abbiamo preso un rigore che non c’era. Dove dobbiamo migliorare è di non fermarsi agli episodi, abbiamo aspettato troppo per ricominciare a giocare. La squadra sembrava in dominio della gara invece di andare a pareggiarla e poi di cercare di vincere. Era successo già con la Spal di non reagire nel modo giusto, per diventare grandi e crescere dobbiamo anche migliorare negli atteggiamenti e pensare a giocare, non fermarci a protestare”

Per Di Francesco: psicologicamente come sta questa squadra?
“In campionato abbiamo 27 partite da giocare ma dobbiamo dimostrare anche domani che in Champions stiamo facendo un altro cammino. Si vede la crescita dal punto di vista fisico e nel sistema di gioco, quello che dobbiamo migliorare è la continuità. Se ci uniamo i nostri mezzi sono importanti”

Per Dzeko: a volte sembri avvertire il peso di dover trascinare questa squadra. E’ un peso o una responsabilità?
“Tutte e due, gol li devo fare, sono il primo responsabile. Ultimamente segno più in Champions che in Serie A e devo migliorare anche io perché ho sbagliato qualche occasione di troppo. Non guardo indietro e penso solo a migliorare partita dopo partita”

Per Di Francesco: le parole di Paulo Sousa le hanno dato fastidio? 
“Sinceramente non mi interessano, non le ho neanche sentite, ho altre cose a cui pensare molto più importanti. Sta a voi dire se è indelicato o meno visto che siete così bravi a leggere nel pensiero degli altri e magari anche nel mio”

Per Dzeko: cosa serve a Schick per il definitivo salto di qualità?
“Mi ricordo il mio primo anno anche se Patrik è più giovane, abbiamo visto tutti che è capace a far gol e giocare bene. Deve iniziare da se stesso e dare sempre di più sia in allenamento che in partita, non ha avuto anche fortuna, ad esempio col Frosinone poteva fare gol. Con un gol può cambiare tanto”

Per Di Francesco: cos’è cambiato nelle valutazioni su Pellegrini e Cristante nelle scelte del modulo?
“Facevamo fatica nelle pressioni e ad avvicinare Edin, abbiamo migliorato determinati meccanismi, lo stanno facendo bene come a Firenze dove uscivamo bene dalle pressioni della Fiorentina giocando tra mediano e trequartista e così posso avvicinare un giocatore ad Edin a cui piace svariare in certi momenti della partita”

Per Dzeko: a forza di sentirti dire che eri poco cattivo, ora sembri più nervoso anche nel rapporto coi compagni.
“Sono ancora buono, non ti preoccupare. E’ difficile cambiare così velocemente, avere cattiveria in campo è una cosa diversa. Nessuno pensa forse che non mi fa piacere perdere e anche per questo sono più nervoso. Non è l’inizio di campionato che volevamo ma non mi piace mai perdere e ogni tanto come mi dice il mister quando perdo la testa perdo 5-10 minuti ma mi fa bene perché poi ho un’altra forza”

GGR

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