Scommessa Olsen. Adesso le cessioni e serve un mediano

Olsen a Villa Stuart

(M. Pinci) – Undici acquisti, sei cessioni, eppure a giudicare dall’iperattività del ds Monchi la Roma pare ancora in alto mare. In realtà manca poco per far quadrare la macchina. Il saldo tra entrate e uscite è in attivo per una ventina di milioni, che però Monchi dovrà spendere da qui al 18 giugno per non ritrovarsi un affresco lasciato a metà. Ma soprattutto dovrà vendere, per sforbiciare il costo degli stipendi, leggermente incrementato.

Un mediano. Prestante fisicamente, forte nell’interdizione, con piedi sufficientemente educati. È l’identikit della priorità del mercato romanista. E che pare il ritratto del francese N’Zonzi, del Siviglia. Solo che acquistarlo è complicato, e quindi Monchi si guarda attorno. Su precisa richiesta di Di Francesco, che a inizio estate aveva chiesto di continuare a puntare su Gonalons, salvo – dopo aver valutato gli altri nuovi – ritenere oggi, a due settimane dal via del campionato, di aver bisogno di più muscoli in mezzo. Poi se partisse Perotti si parlerà pure di un attaccante esterno mancino: altra richiesta del tecnico, meno condivisa dalla dirigenza.

L’altra priorità del mercato sono proprio i tagli. La rosa è larghissima, ad oggi conta 27 titolari più tre esuberi come Verde, Gyomber e Nura. Presenze che contribuiscono a far impennare i costi: rispetto alla stagione scorsa, il monte stipendi – da 122 a 127 milioni – è aumentato di 5 milioni. Con almeno un acquisto ancora da completare, sono virtualmente il doppio. E quindi devono uscire almeno due dei “titolari”: i candidati sarebbero proprio Gonalons e Perotti, ma il primo ha rifiutato tre offerte, il secondo vorrebbe restare a Roma e non ha ricevuto offerte.

Per ora, i risultati delle amichevoli dicono che tra i nuovi l’impatto migliore lo ha avuto Cristante, anche in gol col Barcellona. Un calciatore scelto perché ritenuto ideale per interpretare le richieste di Di Francesco. Anche Kluivert ha fatto vedere giocate positive. Marcano pare più affidabile del fu Moreno. L’incognita è Olsen: «Un portiere sobrio, non spettacolare ma con buona tecnica» , lo racconta Monchi. Nel dubbio, c’è sempre Mirante.

Fonte: la repubblica

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