Dai locali del centro a Casalpalocco: vita esagerata del Ninja

Nainggolan

Non c’è stato giorno, negli ultimi quattro anni e mezzo, in cui Radja Nainggolan non abbia vissuto Roma e la Roma. (…) Roma è diventata casa sua. Nel vero senso della parola: ha scelto di acquistare una villa (a Casalpalocco, con piscina e campo di beach volley, dell’ex giallorosso Marco Delvecchio), di farci nascere Mailey, la figlia più piccola, di mettere su un negozio d’abbigliamento, poi chiuso. Soprattutto, ha deciso che sarà la sua città quando smetterà di giocare.

(…) Dormire sì, ma neppure troppo. Perché Nainggolan si alza presto per portare l’alyra figlia Aysha a scuola, ma va a letto anche molto tardi. Non c’è locale di Roma, dal centro alla periferia, dove non sia stato almeno una volta: sempre disponibile con i tifosi, basta cercarlo su Instagram per seguire i suoi spostamenti perché ai selfie – davvero – non dice mai di no. E se incontra qualche tifoso al bar si ferma a parlare e gli offre anche il caffè.

I romanisti lo amano per questo e perché non si è mai nascosto: né d’inverno, con le cene da «Zuma» e le serate al «Gilda» o al «Toy Room», né d’estate, con gli aperitivi a Ostia, a due passi da casa sua. A via Condotti andava almeno una volta ogni due settimane, ma potevi incontrarlo anche nei negozi più semplici del centro commerciale Euroma2 o nei quartieri più periferici, in negozi di tendenza, visti i look stravaganti. Il parrucchiere è a Ostia, ma spesso fa venire dal Belgio un suo hair stylist di fiducia che lo ha seguito, a volte, anche in ritiro.

(…) A Casalpalocco il Ninja è stato una sorta di re: da «Le Terrazze» a «La Locanda»«, non c’è posto dove chiunque abbia gli occhi lucidi al pensiero del suo trasferimento a Milano. Nainggolan che, quando non è a Trigoria, fa colazione al bar; Nainggolan che va a cena fuori con gli amici (l’inseparabile Orfeo, spesso Guido Nanni, ex preparatore dei portieri della Roma), che quasi mai sono calciatori; Nainggolan che porta le figlie alle giostre mentre beve una Coca Cola, perché qualche bicchiere in più se lo concede, e non è un mistero, ma solo dopo una certa ora.

Fonte: Corsera

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