Monchi: “Serata perfetta. Roma superiore al Barça, sul 2-0 ci ho creduto veramente”

Le parole del d.s. Monchi in diretta dopo la grande vittoria sul Barcellona:


Quante chiamate e messaggi hai ricevuto?

300 messaggi sicuri, il telefonino spagnolo è ancora staccato. Quando lo accenderò sarà pieno di messaggi. E’ bello ricevere tanti auguri, sono tutti felici per te.

Che notte è stata? Quando hai capito che poteva succedere?

Io ho giocato la partita molte volte nella mia testa, pensavo era importante arrivare al secondo tempo in vantaggio 1-0. Se avessimo segnato il secondo in tempo, poi il terzo sarebbe arrivato sicuramente. I tifosi ci hanno spinto, il Barcellona era in difficoltà. Il terzo gol era naturale, dopo la rete di De Rossi ho pensato seriamente che poteva succedere.

La gioia per noi romanisti è stata grande.

La Roma è stata migliore del Barcellona ieri, molto superiore in tutti i reparti. Loro hanno Messi, Suarez, Rakitic e Iniesta, ma la sensazione è che non siamo mai stati in difficoltà. Alisson non ha fatto parate importanti, si dice che quando si gioca con una grande squadra deve essere decisivo il portiere. Invece la Roma è stata superiore. Ieri ho parlato con molte radio spagnole, ho detto che la Roma in 180 minuti ha meritato la qualificazione. Era esagerato il 4-1 dell’andata.

Hai capito la nostra voglia di vincere?

Si, ieri andando allo stadio i tifosi mi fermavano per fare una foto. L’entusiasmo è tanto e lo si sente sempre.

Il cambio di modulo?

La vittoria è di Di Francesco. L’ho chiamato nei giorni scorsi e mi aveva detto che avrebbe cambiato con il 3-4-3. Ero convinto anche io che fare qualcosa di diverso era importante. Prendersi i rischi serve, lui ha fatto una scelta strana ma era convinto. Il nostro è un allenatore forte.

Sei già al lavoro per il prossimo anno?

Si è sempre al lavoro, dopo che finisce l’ultimo mercato si pensa al successivo. Io lavoro sempre, non bisogna mai fermarsi per fare una Roma molto forte.

Chi vorresti nel sorteggio?

Più difficile del Barcellona è dura, saranno tutte sfide belle e importanti. Con il lavoro e con il sostegno dei tifosi possiamo arrivare ovunque vogliamo. Ieri i tifosi sono stati pazzeschi, il sostegno incredibile.

Cosa hai pensato al momento del rigore?

L’arbitro tentennava, ero arrabbiato perché Piqué doveva prendere il cartellino rosso. Loro sarebbero rimasti in 10, ma alla fine non cambia niente.

Da domani testa al derby.

Io già ieri sera tornando a casa pensavo al derby, a come motivare i giocatori. Il mister questa mattina era a Trigoria per iniziare a preparare la partita. Il campionato è aperto, servono punti per entrare tra le prime 4.

Una rivincita per De Rossi e Manolas dopo gli autogol dell’andata.

Ieri è stato tutto perfetto, copione eccellente per ogni tifoso della Roma.

Da dove hai preso la fiducia per questa rimonta?

Non ero convinto al 100% ovviamente, ma dopo la partita dell’andata ho parlato col mister e mi ha detto che era una sconfitta ingiusta. Se avessimo fatto la stessa partita, senza autogol e con i rigori, avremmo vinto. Nel 2013-2014 il mio Siviglia rimontò negli ottavi di Europa League con il Betis: all’andata perdemmo 2-0 e pensavamo fossimo fuori. Ci abbiamo creduto, così come ieri. Siamo arrivati allo stadio credendoci tanto, restavano 90 minuti e alla fine siamo stati premiati.

Fonte: Roma TV

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