Il Tempo L’esame di maturità della Roma

Roma-Shakhtar Donetsk esultanza Roma

(A. Austini) Monchi e Di Francesco ci hanno provato in tutti i modi a far passare il messaggio: «Per diventare davvero grandi bisogna vincere a Crotone dopo aver centrato i quarti di Champions». E se serviva una conferma, ai giocatori è bastato vedere in tv la Juve frenare ieri sera in casa della Spal.

La risposta all’ennesima prova di maturità della Roma arriverà oggi pomeriggio, su un campo più difficile di quanto racconti la classifica, contro un avversario in piena lotta salvezza e caricato dal successo con la Sampdoria. I giallorossi c’arrivano col morale a mille, qualche titolare in meno e tanti pensieri che potrebbero distrarre la squadra: dalla sosta che porterà via da Trigoria i tanti nazionali alla prospettiva di giocarsi una doppia sfida da brividi contro il Barcellona. «Siamo carichi – giura Di Francesco – arriviamo a questa gara con il desiderio di mantenere il terzo posto in classifica che è la cosa più importante in questo momento. Tutte le gare sono fondamentali, quella col Crotone ancora di più. Ho detto ai ragazzi di non pensare assolutamente al Barcellona».

Blindare la Champions di domani prima di giocare quella di oggi, non è un paradosso ma la vera scala di priorità della Roma, che non può ancora puntare a vincere il torneo più bello d’Europa ma solo continuando a partecipare di anno in anno potrebbe immaginare di farlo un giorno. La formazione anti-Crotone, però, non sarà la migliore possibile: Perotti ha accusato un fastidio al flessore proprio ieri e non è partito per la Calabria. Oggi farà gli esami per capire se c’è lesione, in quel caso la società proverà a bloccare la sua convocazione in nazionale per le amichevoli con Italia e Spagna. Al posto dell’argentino giocherà El Shaarawy che «sta bene – assicura il tecnico – ha voglia di dimostrare il suo valore e mi auguro torni a segnare». Dzeko al centro non si tocca, l’unico dubbio in attacco è sulla fascia destra dove Under stavolta potrebbe cedere il posto a uno tra Gerson (favorito) e Schick. Defrel è ancora fuori.

Cambia anche la difesa. «Florenzi aveva qualche fastidio ma è a disposizione» racconta Di Francesco, intenzionato a non rischiarlo dall’inizio: si rivede Bruno Peres, protagonista nel suo piccolo della qualificazione in Champions grazie al salvataggio sulla linea all’andata. E poi, spiega il tecnico, «ora ha l’entusiasmo di essere diventato papà per la seconda volta. Dobbiamo mettere in campo giocatori che abbiano la massima motivazione per mantenere questo terzo posto». Un altro sarà Gonalons, annunciato dall’allenatore come titolare al posto dello squalificato De Rossi, mentre Pellegrini dovrebbe far rifiatare Strootman. E Jonathan Silva? «Non è ancora pronto per partire dall’inizio» sentenzia il tecnico. Ci sarà bisogno anche di lui in un finale di stagione intenso. Dopo la pausa la Roma giocherà sette partite in 23 giorni, ma Di Francesco è ben felice di farlo. «Abbiamo ancora tanta strada da fare, in tanti vorrebbero essere al nostro posto a giocare i quarti di Champions – dice pensando ad esempio al Napoli – dobbiamo solo essere orgogliosi». E continuare a sognare.

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