Il Messaggero L’importanza delle mogli

Dzeko

(P. Liguori) Dimentichiamo il Barcellona: ai primi di aprile vedremo grande calcio,ma non abbiamo probabilità di qualificarci. Si gioca per l’orgoglio e l’onore e, tutto sommato, meglio lo spettacolo del Barcellona che finire stesi da altri. Non siamo favoriti per la Champions e il miracolo è già stato arrivare ai quarti. Miracolo di Padre Eusebio, come tutti abbiamo capito e dell’aiuto molto diretto di Dzeko e di sua moglie.

A gennaio il centravanti giallorosso era venduto al Chelsea per 15 milioni, davvero geniale. In una sera soltanto ha portato a casa più di 12 milioni, giocando con la nostra maglia. Non da solo, direte, certo, con tutta la squadra. Ma è la stessa squadra che si era molto depressa nel mese dominato da Pallotta e Monchi.

E la moglie, che c’entra? C’entra moltissimo, perché ha consigliato il marito a restare a Roma, come già aveva fatto, in estate, la signora Manolas. Ringraziamo queste donne che potrebbero fare i dirigenti della Roma e non dimentichiamo troppo in fretta i meriti del nostro grande allenatore, Eusebio Di Francesco. Il suo unico “difetto” è essere educato in un mondo di fenomeni, ma è testardo, per fortuna. Non dimentichiamo soprattutto Crotone.

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