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Le pagelle di Napoli-Roma: Dzeko, operazione nostalgia. Strootman ‘saracinesca. Nainggolan abbassa la cresta ma alza il ritmo

Napoli-Roma esultanza Roma

(K. Karimi & A. Papi) – Ecco i voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Napoli e Roma scesi in campo stasera al San Paolo per la 27.a di campionato:

-NAPOLI-

Reina 5.5; Hysaj 6, Albiol 5, Koulibaly 6, Mario Rui 4.5; Allan 6, Jorginho 5.5 (Milik sv), Zielinski 5 (Hamsik 6); Callejon 5, Mertens 6, Insigne 7. All: Sarri 5.5

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-ROMA-

Alisson 8 – Ogni partita si fa sempre applaudire; incolpevole sui due gol azzurri, concede qualche brivido con i piedi. Ma quando c’è da chiudere la porta è favoloso. Splendido il doppio intervento su Insigne che chiude ogni speranza al Napoli.

Florenzi 6.5 – Una gara complicatissima, perché di fronte ha un Insigne in forma eccellente. Se la cava quando con coraggio va sull’anticipo, meno bene quando si fa puntare. Bravo e fortunato a salvare sulla linea il piazzato in area di Callejon, meno nell’errore che genera la seconda rete di Mertens.

Manolas 7 – La sua velocità ed i tempi di chiusura sono decisivi, anche se ha il difetto di restare spesso troppo piantato in area piuttosto che uscire e farsi valere. La sua scivolata disperata su Zielinski nel primo tempo è salvifica.

Fazio 7 – Un paio di anticipi mancati, qualche scintilla di nervosismo di troppo, ma il Comandante dà segnali incoraggianti. I palloni aerei sono tutti suoi, Mertens per prenderne una deve girare al largo.

Kolarov 7 – Come all’andata la sua prova si può leggere nell’insufficienza di Callejon. Limita al massimo lo spagnolo e gli nega i classici inserimenti letali in area. Splendido il cross da cui nasce il quarto gol di Perotti.

De Rossi – Una gara attenta, senza mai perdere la posizione. Tiene il baricentro della squadra più basso del solito ma non si scompone mai, guidando anche alcune ripartenze dalle retrovie. Chiude stremato dai crampi e dai classici dolorini al polpaccio (dal 88′ El Shaarawy s.v.).

Strootman 7.5 – Lì dove gli fu affidato il soprannome di ‘Lavatrice’ l’olandese si riprende tale nomea e gioca con ordine e aggressività, facendo dimenticare le recenti prestazioni indolenti e negative. Bravo a salire nel pressing e ad aiutare De Rossi in fase di copertura, come ai vecchi tempi. Ritrovato? Si spera.

Nainggolan 7 – La gara che ci si aspettava da lui dopo un momento di forte appannamento. Senza eccessi e senza cresta, ma ordinato e incisivo. Il suo guizzo con assist in profondità aiuta la Roma a pareggiare. Si vede che non ha i 90′, ma come spirito di sacrificio è encomiabile.

Ünder 6.5 – Segna sempre lui: sesta rete nell’ultimo mese, stavolta aiutato da una deviazione che beffa Reina sul suo tocco morbido. Una spina nel fianco per Mario Rui e un pericolo costante, anche se riesce ad accendersi a sprazzi. Serve più concentrazione nella fase difensiva. (Dal 72′ Gerson 6 – Piazzato sulla destra per dare una mano, si rivela più difensivo del turco).

Dzeko 9 – Come il numero della maglia che torna fieramente ad indossare da titolare dopo la panchina contro il Milan. La squadra gioca per lui e lui gioca da leader, perché oltre alle due reti da centravanti completo snocciola il miglior repertorio con assist e giocate di prima quasi nostalgiche. Come un anno fa: Dzeko dovrebbe forse giocare sempre al San Paolo.

Perotti 7 – La brillantezza non è quella di inizio campionato, ma anche lui merita applausi per l’intensità e la generosità a disposizione dei compagni. Aiuta Kolarov a difendere e nonostante i pochi colpi ad effetto in attacco riesce pure a chiudere i conti con una rete facile facile. (dal 81′ Pellegrini 5 – Entra e sfiora un autogol pazzesco, con salvataggio di Alisson e punizione a due concessa al Napoli. Così non va…).

All. Di Francesco – Dalle ceneri tira fuori una Roma in assetto battagliero, quasi militaresco. Non fa catenacci ne’ barricate, ma se la gioca a viso aperto, attraendo il Napoli nella sua trappola e colpendo con i giocatori offensivi. Difetti evidenti ancora da curare, che portano troppo spesso Alisson a salvare il risultato, ma la prestazione globale è incoraggiante, soprattutto per il valore dell’avversario battuto in trasferta. La sua squadra riparta da qui.

GGR

 

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