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Conferenza stampa, Di Francesco: “Gli attaccanti devono sbloccarsi. De Rossi e Schick da valutare. Bruno Peres? Mi auguro che sia l’ultimo episodio del genere” (VIDEO)

Di Francesco in conferenza stampa

Alla viglia di Roma-Benevento, il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa pre-match. Queste le sue dichiarazioni:

Un aggiornamento sugli infortunati.

“Provino decisivo per De Rossi e Schick, che possono essere convocati. Ci sono ottimi presupposti, mi auguro possano esserci, in particolar modo De Rossi, abbiamo poche soluzioni a centrocampo”.

Senza De Rossi sarà una Roma più offensiva? Chiederà uno sforzo agli attaccanti in fase di ripiegamento?

“La Roma è sempre a trazione anteriore, dobbiamo ricercare l’equilibrio di squadra. È quello che sto rivedendo in gara e negli allenamenti. De Rossi sicuramente non inizierà dal primo minuto, lo valuto come soluzione a partita in corso”.

È arrivato il momento in cui Gerson vada oltre il “benino” come rendimento?

“Non è stato un fuoco di paglia, è principalmente un calciatore offensivo. Deve leggere prima determinate giocate e innamorarsi meno della palla. È cresciuto come continuità fisica e nello stare in partita. Non si deve fermare, mi auguro possa fare una prestazione di ottimo livello”.

La Roma è la squadra che tira di più e l’ottavo attacco. I giocatori sono bloccati?

“Sta a significare che la squadra crea gioco, la cattiveria e la determinazione devono venire fuori dal carattere, dobbiamo ritrovarle. Conosco solo un modo, cercare di liberare i ragazzi dal blocco e metterla dentro. Guardate Cengiz, in settimana è stato impressionante in allenamento in zona gol. È fondamentale sbloccarsi, Edin ha bisogno di fare gol, gli è capitato di tirare in faccia al portiere. Mi auguro anche un gol fortunoso, che sblocchi i ragazzi. Conosco solo il lavoro”.

Visto il periodo, Ünder può giocare da mezzala?

“Se lo dice Terim… in tutte le cose che si fanno bisogna lavorare. Se sono fortunato va bene, se va male passi per quello che sei, più scemo degli altri. Cengiz è un attaccante, nel 4-2-3-1 non ci sono le mezzali, ma i mediani. Può essere avvicinabile a un giocatore dietro la punta, ma non alla mezzala”.

Se la Roma dovesse centrare l’obiettivo Champions, riterrebbe di aver fatto tutto quello che poteva?

“Secondo me parlarne adesso lascia il tempo che trova. Chiedetemelo quando la raggiungo. Dobbiamo ambire a qualificarci in Champions, era uno degli obiettivi primari. C’è anche la Champions stessa in cui dover fare il nostro meglio, stiamo lavorando anche in prospettiva di queste due gare. Parlare di qualcosa in più del terzo posto è difficile, in questo momento l’obiettivo è migliorare la fase realizzativa, mantenendo la solidità ritrovata in fase difensiva. Anche prima del Verona era così. Con gli scontri diretti si può rimettere tutto in gioco”.

Pensa di recuperare Gonalons per l’andata con lo Shakhtar? Dzeko è fisicamente al 100%?

“Gonalons difficile, Dzeko è fisicamente in una condizione ottimale, psicologicamente va ritrovato col gol. Si allena benissimo, lo ritroverà perché ne abbiamo davvero bisogno”.

Come sta Defrel? In un eventuale 4-2-3-1 giocherebbe dietro Dzeko?

“In un Sassuolo-Roma lo fece molto bene. Ha le caratteristiche giuste, ma ci sono anche altri giocatori. Deciderò oggi chi sarà l’interprete in quel ruolo, con compiti differenti rispetto a Radja”.

È ipotizzabile Fazio playmaker?

“Ci ha giocato a Siviglia? 10 anni fa? Mi volete far sbagliare per forza… non mi piace inventare, ci dovrebbe essere una moria. Mi piacciono i giocatori che hanno un ruolo determinato, magari potrà farlo benissimo o il contrario, dico solo che Fazio sta bene dove sta, in difesa”.

Nel 4-2-3-1 immagina Perotti come trequartista?

“Nel ruolo di trequartista o giocherà lui o Defrel. Diego ha fatto anche il falso 9 qui a Roma, è abituato a giocare in zona centrale. Deve essere bravo a smarcarsi tra le linee per gli uno contro uno”.

Domani Bruno Peres non ci sarà, c’è un problema di atteggiamenti?

“È stato un episodio preso nello stesso modo rispetto a quello di Nainggolan. La differenza è che sono visti in modo diverso. Per crescere serve un’unica direzione, abbiamo scelto di escluderlo e di multarlo. Credo che per poter crescere e migliorare ci voglia tempo e si debba passare per questi episodi. Mi auguro che sia l’ultimo. Tutto questo ci deve insegnare che questi errori non sono ammessi”.

GGR

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