Le pagelle di Sampdoria-Roma: Alisson a doppia mandata. Antonucci-Schick, speranze del futuro. Dzeko, ultimo squillo?

(K. Karimi & A. Papi) – Ecco le pagelle e i voti del match tra Sampdoria e Roma, recupero della terza giornata di Serie A.

-SAMPDORIA-

Viviano 6.5; Bereszynski 6, Silvestre 5.5, Ferrari 6.5, Strinic 6 (Murru 5.5); Praet 7.5 (Barreto sv), Torreira 7, Linetty 6.5; Ramirez 6, Zapata 6, Quagliarella 7 (Caprari 6). All: Giampaolo 7.

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-ROMA-

Alisson 8 – Se la Roma non perde stasera il 70% del merito va al portiere brasiliano. Moderno nell’interpretare il ruolo, fa sembrare facili anche le cose più difficili (vedi la parata a mano aperta sulla punizione di Caprari). Senso della posizione da grande numero uno. Si ripete nel finale d’istinto ancora sull’ex di turno.

Florenzi 7 – Partita da terzino vero. Tampona e spinge come un tornante vecchia maniera. Quando può duella con Zapata nonostante chili e centimetri non siano dalla sua. E’ il più pericoloso nell’assalto finale, con due conclusioni che meriterebbero miglior sorte. Uno dei pochi in crescita di condizione atletica. Nonostante ciò un ricambio adeguato ci vuole.

Manolas 6 – Una sintesi tra l’8 che meriterebbe in fase di marcatura e il 4 quando il pallone transita tra i suoi piedi. Sbaglia tutti i passaggi, salvo recuperare nei contrasti e negli scatti in proiezione difensiva. Zapata, Quagliarella e Caprari non sono tra i più semplici da marcare.

Fazio 5.5 – Calo evidente testimoniato già contro Atalanta e Inter, confermato stasera contro avversari di passo e fisicità addirittura più pericolosi. Il suo appannamento è fin troppo chiaro nella gestione complicata dei palloni in uscita, solitamente il suo pezzo forte. C’è da chiedersi se anche con un Fazio in queste condizioni calanti un calciatore come Moreno meriti ancora invisibilità.

Kolarov 5 – Aldilà dell’episodio del rigore, anche sfortunato, è in netto crollo fisico. Non solo soffre il dinamismo di Praet e di Quagliarella, ma non dà alcun apporto in fase di spinta. Basti vedere le punizioni e i corner battuti in maniera spensierata e imprecisa. Sicuri di cedere proprio ora Palmieri?

Strootman 5 – Palesi passi indietro rispetto alla prova di San Siro. Straperde il duello con Torreira, visto che tatticamente e qualitativamente sembra vi siano due categorie di differenza. Bravo nel pressare, ma il deficit di qualità continua ad essere pesante. Pesa parecchio il nervosismo dopo la punizione negata da Orsato che porta al rigore dell’1-0 (segnalata dall’assistente).

Pellegrini 6.5 – Manca solo il gol dopo due ottime proiezioni offensive: prima fermato da Viviano, poi un collo esterno che sibila il palo nella ripresa. Sa ribaltare bene l’azione nelle ripartenze giallorosse inserendosi tra le linee e sfruttando appieno i dettami del gioco voluto da Di Francesco. Marassi gli porta bene, visto che proprio qui aveva segnato il suo primo gol in Serie A con il Sassuolo. Dal 81′ Gerson s.v. – Presente nell’assalto finale senza squilli particolari.

Nainggolan 6 – Le qualità del giocatore non si discutono, ma sempre depotenziato rispetto al Ninja visto l’anno scorso. Inventa la giocata ma resta fine a se’ stessa. C’è da capire quanto sia un suo calo personale o quanto dipenda dal piano tattico dell’allenatore. La versione stagionale è ancora una volta ‘più fumo e poco arrosto’.

Defrel 5.5 – L’impegno non manca, soprattutto visto che si trattava di un rientro in campo a due mesi dall’ultima apparizione. Gioca fuori ruolo e ce la mette tutta per essere utile, ma quando si trova il pallone giusto da centravanti lo spedisce in gradinata Sud. Dopo diversi mesi il giudizio inizia ad essere definitivo ed inadeguato per certi palcoscenici. Dal 63′ Schick 6.5 – Sarà l’aria di casa, ma paradossalmente questa mezz’ora è la migliore giocata con la maglia della Roma. Vivace e guizzante anche spostato sulla fascia destra. Un fattore in più per l’attacco giallorosso.

Dzeko 5.5 – Fino al gol è da mani nei capelli: rischia l’espulsione in 2 occasioni, toglie un gol fatto al baby Antonucci ostacolandolo con la gamba e appare ancora statico e poco utile alla manovra. Salva la serata con la capocciata che vale l’1-1. Titoli di coda?

Ünder 5.5 – Non è un inedito da ala sinistra perché in Turchia era il suo ruolo naturale, però aldilà di qualche accelerazione è difficile vederlo incidere. Emblematica la serpentina ad inizio ripresa con il pallone regalato agli avversari dopo 2-3 dribbling riusciti. Ha il vizio di giocare faccia a terra. Dal 71′ Antonucci 6.5 – Piacevole scoperta in prima squadra, mette due cross col sinistro uno meglio dell’altro, prima per un tiro al volo di Florenzi e il secondo che vale l’1-1 di Dzeko. Rischia anche di bagnare con gol un esordio per lui indimenticabile.

All. Di Francesco – Oltre ai sistemi di gioco, la Roma torna a produrre qualcosa in fase offensiva, ed è un merito. La mancanza di qualità continua ad essere una costante, ma non può essere responsabilità del tecnico. Bravo a gestire la situazione Dzeko, insistendo su di lui nonostante il mercato impellente. Stavolta azzecca anche i cambi e le tempistiche, con Antonucci decisivo nonostante ci credessero in pochi. Un consiglio: a Trigoria si lavori sulle finalizzazioni e sulla gestione offensiva negli ultimi 20 metri.

GGR

 

 

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