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Kolarov leader, Alisson sorprende. Defrel delude

Kolarov

(F.Ferrazza) – Un girone quasi completo (da recuperare la gara con la Samp) è sufficiente per tirare il primo bilancio di questa stagione romanista.

L’allenatore: Di Francesco, voto 7.
Nella valutazione del tecnico arrivato la scorsa estate al posto di Spalletti, pesa in positivo il superamento del girone di Champions da primi, con Chelsea e Atletico alle spalle. Uno sbarco storico agli ottavi, che ha come contraltare la delusione per l’eliminazione agli ottavi di coppa Italia contro il Torino. Sotto accusa, in questo caso, i troppi cambi fatti, per una squadra che ha viaggiato invece finora a medie da record in campionato, nonostante il fresco pareggio interno con il Sassuolo e la sconfitta contro la Juve.

Il migliore: Kolarov, voto 9.
Colonna della Roma, continuo, decisivo, con una personalità da subito riconosciuta nello spogliatoio. E se si pensa che è costato solo 5 milioni, il serbo è sicuramente l’acquisto più riuscito di Monchi, l’uomo in più di una squadra che lo riconosce leader, regista arretrato e anche ottimo tiratore di punizioni.

Il peggiore: Defrel, voto 5,
Preso dal Sassuolo per circa 23 milioni, ha esordito come esterno destro, per sopperire al non arrivo di un sostituto di Salah. Non il suo ruolo, lui abituato a giocare più al centro e in evidente difficoltà per il salto nella capitale. Sette le presenze in campionato, nessun gol, e da un mese alle prese con un infortunio al ginocchio.

La sorpresa: Alisson, voto 8.
Le ha giocate tutte, saltando solo la coppa Italia e dimostrando di aver sfruttato l’anno alle spalle di Szczesny per studiare e ambientarsi nel calcio italiano. Leader della miglior difesa del campionato, capace di non prendere gol per ben 7 volte, il venticinquenne non sta facendo rimpiangere il predecessore, ragazzo serio, uno dei segreti degli equilibri difensivi romanisti.

Il giovane: Lorenzo Pellegrini, voto 7.
Riscattato la scorsa estate dal Sassuolo per 10 milioni, a soli 21 anni il centrocampista è stato da subito in grado di insidiare il posto ai più illustri colleghi, in particolare a Strootman. Pupillo di Di Francesco, che l’ha rivoluto con sé a tutti i costi, è anche il terzo romano in squadra, con De Rossi e Florenzi, uno con la testa sulle spalle, che la prossima estate sposerà la fidanzata, e sembra essere un predestinato anche in Nazionale.

fonte: La Repubblica

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