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Juve, intrigo Pellegrini

Pellegrini

(A.Milone) – Chissà se, comunque, per lui sarà una giornata differente, a 48 ore da Manchester City-Liverpool. Perché oggi Emre Can, a meno di una retromarcia in cui non crede lui per primo, festeggerà l’ultimo compleanno della sua vita (il 24°) da giocatore dei Reds. Ormai si attende soltanto il via libera dei legali che stanno studiando pro e contro del quinquennale a cinque milioni d’ingaggio netti più bonus che la Juventus è disposta a riconoscere al nazionale tedesco per la stagione 2018-19. Ma siccome il mercato bianconero è ricco di sfaccettature, possibilità che si schiudono, prospettive che si spalancano, altri nomi per la mediana possono decollare a breve ma con vista su giugno. Variegate le ipotesi in ballo, con una matrice comune: sono giovani e – soprattutto – italiani.

BISOGNI – Lorenzo Pellegrini ha due anni e mezzo in meno ed è meno eclettico di Emre Can che, alla bisogna, in carriera ha fatto pure il difensore centrale. E’ un classe ’96,ultimamente sta giocando da centrocampista di destra nella mediana a tre e non è esattamente un titolare stabile nella Roma. Però il punto è un altro: lui che è cresciuto con il giallorosso tatuato sulla pelle rischia di essere oggetto di una “necessità societaria”. Quale? Vendere, perché ce n’è bisogno, perché in parte si potrà anche reinvestire dal ricavato, ma un paio di sacrifici è stato messo in conto. E almeno uno fra Pellegrini, Kevin Strootman e Radja Nainggolan dovrebbe fare le valigie. Mettiamoci pure il fatto che l’ex centrocampista del Sassuolo non sia un “difranceschiano”, di quelli che persino se zoppi sarebbero schierati (ventuno presenze stagionali, due gol e tre assist per soli 1062 minuti complessivi sul campo a bilancio) ed ecco completarsi il quadretto d’insieme: un’immagine che comprende un calciatore al quale piacerebbe rimanere ma anche vincere (come Pjanic, per citare un esempio recente), un club che vorrebbe trattenerlo pur non avendo chissà quale forza contrattuale. Pellegrini ha un contratto lungo (fino al 2022), però con una clausola rescissoria da 25 milioni che rappresenta una sorta di mannaia per chi pensa di poterlo trattenere. Il prezzo è già fatto, spetta ora all’Atletico, ai due Manchester, alla stessa Juventus studiare le prossime mosse.

CONTATTI – Come per Pellegrini, anche sul fronte che conduce a Bryan Cristante il lavoro degli uomini mercato bianconeri è certosino e paziente, pur non potendo garantire immediatamente al diretto interessato una maglia certa da titolare nella Juvedel futuro, lì dove la mediana presenta un coefficiente di classe, fatica ed esperienza da Champions. Ma l’opera di convincimento prosegue: contatti su contatti con l’Atalanta e con l’entourage del classe ’95 (lo stesso di Mattia Caldara e Pietro Pellegri) che a Bergamo sta disputando una stagione da urlo. Nel centrocampo di Gian Piero Gasperinirecita il ruolo di uno dei mediani di mezzo con licenza di offendere: il gol del 2-2 segnato alla Juve (sbucando di testa in area, da incursore vero) ne è la testimonianza più fedele.L’Atalanta riscatterà Cristante dal Benfica spendendo 4 milioni e poi lo girerà a un club facoltoso e lungimirante dove il ragazzo possa esplodere. Al Milan piacerebbe riportarlo alla base, ma attenzione al pressing bianconero. Meno calda, ora come ora, è l’opzione legata al 21enne Dani Ceballos. Cresciuto nel Betis Siviglia, il centrocampista con caratteristiche da fantasista è un punto di forza dell’Under 21 spagnola, non dei merengues illuminati da troppe stelle perché il “chico” possa esplodere. Con Zidane ha l’abbonamento alla panchina (15 partite a spizzichi e bocconi non possono bastare), nel frattempo il Liverpool l’ha sondato. Ceballos se ne andrebbe subito, a differenza di Cristante e Pellegrini, bloccati da Atalanta e Roma. Nell’attesa il mercato giovani della Juventus fermenta ch’è un piacere…

fonte: Tuttosport

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