Roma, battere il Torino per andare carichi a Torino

Roma-Cagliari esultanza

(F.Balzani) «Contro il Torino cambierò tanti giocatori». Alza subito le braccia Di Francesco facendo capire come l’ottavo di finale di coppa Italia di oggi (ore 17,30, Rai 2) in un Olimpico gelato da 20 mila spettatori sia praticamente un fastidio nella settimana che porta a Juve-Roma di sabato sera. Il tecnico – che passando ai quarti potrebbe ritrovare proprio i bianconeri il 3 gennaio – cerca di motivare così i suoi: «Sarebbe importante passare dal punto di vista morale perché vincere aiuta a vincere e ci prepareremo al meglio per la Juve. Quella di sabato è una sfida che ci dirà quanto siamo forti anche se non è ancora determinante». Saranno pochi però i titolari che giocheranno entrambe le partite, anzi dal primo minuto l’unico “titolare” a scendere in campo oggi potrebbe essere Strootman. Anche in porta, infatti, Di Francesco lascerà spazio a Skorupski che non gioca in giallorosso dal 31 maggio 2015 (1-2 col Palermo). A dire il vero il ruolino di marcia del polacco con la Roma è piuttosto deprimente: 2 vittorie e 7 sconfitte in 14 gare da 90’. E in due occasioni è arrivata l’eliminazione: da coppa Italia ed Europa League (entrambe contro la Fiorentina) nel 2014-2015.

Skorupski, dopo due stagioni buone ad Empoli, spera di riscattarsi anche se sarà impossibile superare la concorrenza di Alisson. Torna in campo dal 1’ pure Emerson a distanza a quasi 7 mesi dal crack al ginocchio del 28 maggio. Il brasiliano concederà una serata libera a Kolarov nemmeno convocato così come Defrel alle prese col problema alla rotula. Altri due giocatori con qualche debito da recuperare sono Under e Gonalons, mentre Gerson dovrebbe essere impiegato a centrocampo. Ancora minuti nelle gambe per Schick per il quale DiFra chiede pazienza: «Voi accostate sempre Schick a Dzeko, ma è un errore perché giochiamo a 3 davanti. Serve un periodo d’assimilazione. Il calcio è frettoloso ma io no e aspetto le risposte migliori. Giampaolo dice che non sono compatibili? È un amico, ma è un suo pensiero. Io ho i miei». I numeri dell’attacco però non sono entusiasmanti: «Dobbiamo lavorare ancora per migliorare questa capacità di attaccare meglio la porta. Creiamo tanto ma siamo poco cinici e poco determinati in zona gol. Schick è uno di quelli che deve migliorare sia l’aspetto fisico che quello tattico per le mie esigenze». Sul mercato però Monchi continua a cercare un esterno offensivo. «Potremmo vendere Verdi a gennaio», ha ammesso ieri Saputo, il presidente del Bologna.

fonte: Leggo

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