Conferenza Stampa, Di Francesco: “Voglio una Roma più cinica. Schick ha grandi mezzi, ma deve lavorare tanto. Gli elogi? Chi si accontenta poi cade sempre”

Il tecnico Eusebio Di Francesco risponde oggi alle domande dei cronisti in conferenza stampa a Trigoria in vista di Roma-Cagliari, match valido per la 17.a giornata di Serie A:

Cagliari più solido con Lopez. Quali sono i rischi?

“Hanno interpretato bene la gara con la Samp, hanno un’identità importante, sono pericolosi davanti con Pavoletti e Joao Pedro, vanno tenuti in considerazione. Noi dobbiamo giocare per vincere. Giocheremo con la maglia celebrativa di Telethon e siamo orgogliosi di poterlo fare”.

La concretezza offensiva si allena più in campo o nella testa?

“Entrambi, bisogna esercitarsi e stimolare i calciatori a fare gol. Per quello che abbiamo costruito nelle ultime gare siamo stati poco cinici, dobbiamo rispondere con i fatti già da domani”.

Schick ha trovato una grande intesa con Dzeko fuori dal campo per la lingua. In campo invece?

“Mi fa comodo a me così Edin fa da traduttore. Sono stimolati, ho lavorato con Patrick perché si sta adattando in un ruolo dove è abituato relativamente. Non mi piace che parlate di coppia, noi giochiamo in 3 davanti, lui può essere utilizzato da centravanti o da esterno”.

Quali sono i suoi colpi?

“Deve prima lavorare tanto per migliorare la condizione fisica e tecnico-tattica. Si applica molto, ha margini di miglioramento e grandi mezzi tecnici e fisici. Siamo contenti di questo. Deve lavorare tanto, è un pochino indietro ma potrebbe giocare dall’inizio anche domani”.

Tommasi può dare qualcosa in più al calcio italiano?

“Sono d’accordo col Romanista, mi fa piacere perché Damiano ha grandi contenuti, è equilibrato e intelligente. Un ex calciatore ma non è un calciatore, è nato per fare questo. Sarei felice se diventasse capo della Federazione”.

Nainggolan, peserà il fatto che è diffidato?

“Non posso pensare alla formazione già pensando alla Juventus. Nainggolan può sicuramente essere titolare, poi ovvio che guardo queste cose. Ma solo sulle condizioni dei giocatori, Strootman per esempio si è allenato solo ieri con noi”.

Qual è il vostro pensiero sul mercato di gennaio?

“Dovete chiedere al direttore, io devo pensare a tutte le gare fino al 6 gennaio. Io guardo la squadra e le valutazioni le facciamo dopo. Nella mia testa c’è il Cagliari, cerchiamo di arrivare a gennaio con determinate situazioni di classifica, poi ci sono da valutare le volontà di certi calciatori e non posso non prendere in considerazione queste cose. Ora sono sereno e voglio pensare più a lavorare”.

Che effetto le fa si comincia a parlare di lei a livello internazionale?

“Non posso distrarmi, non ho fatto ancora niente. Chi si accontenta alla fine cade, noi stiamo lavorando per non farlo. Io sarò il primo, non penso alle voci, tutti possono parlare bene o male ma sono concentrato sulla Roma e contentissimo di allenare questo club”.

Può contribuire il ritorno di Under e Defrel a migliorare la Roma?

“Margini di miglioramento devono sempre esserci, per ora il fatto di prendere pochi gol è positivo ma dovremmo farne di più. Abbiamo bisogno dei gol dei calciatori che hai citato. Under si sta adattando, c’è grande responsabilità. Miglioreremo solo sul campo, con il lavoro e con più determinazione nel ricercare il gol. Dire che serve cattiveria è facile, ma farlo è un’altra cosa”.

Kolarov riposerà in queste partite? Emerson a che punto è?

“Lo faremo riposare dai…Emerson è migliorato tanto, gli manca un pezzettino ancora ma è normale, deve fare qualche partita di campionato dall’inizio. E’ arrivato il suo momento, mercoledì con il Torino sarà della partita sicuramente”.

Ha la sensazione che questa squadra possa arrivare in fondo a tutte le competizioni?

“Lo voglio. Il fatto di cambiare 5-6-7 elementi non cambia gli obiettivi, ovvero vincere ogni gara. Ho parlato prima di Cagliari, poi Torino e Juventus. Il nostro obiettivo è passare anche il turno di coppa, dobbiamo diventare più grandi con ambizione su tutte le competizioni”.

GGR

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