Il Messaggero Dzeko-dipendenti? Macché: con Kostas è spalla al centro

esultanza Manolas

(U. Trani) Manolas e spalla al centro. Il 1° gol di Kostas in questo campionato (già 8 i marcatori giallorossi in 11 partite) è il più pesante del pomeriggio fiorentino (quello del 3 a 2). Perché indirizza il match del Franchi. E la Fiorentina non recupera più, senza ripetere l’exploit del primo tempo. «Conta solo vincere, non importa chi fa gol o assist. Qui ho avuto la fortuna che mi è mancata contro il Chelsea. Sono felice io come i miei compagni. Questo è un bel passo avanti. Noi non siamo una sorpresa, ma una grande squadra. E possiamo fare ancora meglio». Va ad applaudire i 2500 tifosi giallorossi. «Sono andato da loro che sono venuti a sostenerci. Li ho ringraziati, perché abbiamo sempre bisogno di loro Per andare lontano. Vorremmo avere sempre lo stadio pieno». «Non sai nemmeno tu come hai segnato…», lo sfottò dell’amico Nainggolan.

FINALIZZAZIONE DIVERSA Non c’è solo Dzeko, insomma, a far gol nella Roma (festeggiata da tantissimi tifosi alla partenza dalla stazione di Campo di Marte). Il centravanti, tra l’altro, è a digiuno da 5 partite. Ha segnato l’ultima volta il 18 ottobre a Londra e quindi in Champions. E in A non fa centro, invece, dalla partita del 1° ottobre a San Siro contro il Milan. A Firenze le reti inedite di Gerson e Manolas (il greco segnò a Baku in Champions). Anche la prima da un giocatore subentrato, grazie a Perotti. Ma la migliore resta la difesa, anche nel giorno dei primi 2 gol incassati in trasferta (in campionato). Kostas spiega la svolta: «Non penso che l’anno scorso mi mancasse la concentrazione: abbiamo fatto il record di punti. Ora subiamo meno e siamo più equilibrati. Speriamo di continuare così perché prendere meno gol ci dà vantaggi. Noi andiamo sempre a pressare avanti e qui lo abbiamo fatto meno bene nel primo tempo. Peccato per quei due gol subiti… Abbiamo fatto una grande gara» ricorda Manolas. Che esalta la rotazione di Di Francesco: «Anche con tanti cambi, la squadra c’è sempre. Con il turnover tutti lavorano meglio e si va avanti con la stessa mentalità e lo stesso atteggiamento. La Roma è molto matura. L’allenatore dà fiducia con il suo metodo e questo aiuta la squadra. Che ha grandi giocatori. E che si sentono comunque importanti. Tutti. Va bene così, siamo professionisti». Si prepara ai playoff mondiali con la Grecia (salterà la prima gara contro la Croazia per squalifica). Ma Kostas già pensa alla ripresa del campionato: «Speriamo di continuare così e di vincere anche il derby».

Top