Le pagelle di Atletico Madrid-Roma: Fazio ultimo baluardo. Pellegrini e Gerson intimoriti dal grande palco. Dzeko ‘evanescente’ dalla fatica

Gerson

(K. Karimi & A. Papi) – Ecco voti e pagelle del match di Champions League tra Atletico e Roma di stasera:

-ATLETICO MADRID-

Oblak 6; Thomas 5.5, Gimenez 6, Hernandez 6, Filipe 7; Koke 5.5 (Gabi 6), Saul 6.5, Fernandez 5 (Correa 7.5), Carrasco 5.5 (Gameiro 7); Griezmann 7.5, Torres 6. All: Simeone 6.5

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-ROMA-

Alisson 6 – Altra serata priva di grandi interventi, serve una prodezza di Griezmann per batterlo. Incolpevole in uscita anche sul sigillo di Gameiro. Per il resto solita precisione con i piedi e guanti immacolati.

Bruno Peres 5.5 – Tutto sommato una delle migliori prestazioni dell’ultimo periodo, macchiata però con il ‘rosso’ finale. Insolitamente concentrato e neanche troppo impreciso. Nel complesso non dispiace, punito esageratamente dal severo Kuipers.

Manolas 6 – Gioca una partita complessivamente onesta, tranne qualche brivido con la palla tra i piedi. Nel finale, quando le maglie si allargano invece di metterci la velocità va in confusione. Inizio piuttosto svagato con palloni gestiti a vanvera, meglio quando c’è da marcare in area di rigore.

Fazio 7 – Ultimo baluardo, oltre alla sostanza usa anche il fioretto, uscendo in dribbling alla ‘Baresi’ dalla propria area. Annulla un Fernando Torres ancora insidioso e risulta come spesso accade l’ultimo a mollare la presa. Impossibile pensare di farne a meno in questa Roma.

Kolarov 6 – In fase difensiva tosto come sempre, difficile per Koke e Saul rendersi pericolosi. Manca nel suo pezzo forte, insolitamente impreciso nei cross dal fondo, nonostante sia costantemente insidioso nelle sovrapposizioni con Perotti.

Pellegrini 5 – C’è la sensazione che questo tipo di palcoscenici siano troppi grandi per le sue attuali capacità. Buon dinamismo ma appare leggero e timido di fronte a mostri sacri come Koke e Saul. Esce per una botta ricevuta nella ripresa, forse con qualche minuto di ritardo. (Dal 61′ Strootman 5.5 – Ci si aspetta legna e cambio di passo, ma l’olandese finisce per toccare pochi e prevedibili palloni. Fa quasi rimpiangere Pellegrini).

Gonalons 5 – Pesante e poco fluido nella gestione del pallone. Da regista dovrebbe mettere i compagni in condizione di giocare palloni semplici, invece fa tutto il contrario. Appesantito e a rilento, meno dinamico del De Rossi visto nel derby. Ed è tutto dire vista la differenza anagrafica. (dal 78′ El Shaarawy s.v.).

Nainggolan 6.5 – Sull’onda dell’entusiasmo del derby mette il solito agonismo. In una partita dai contenuti fisici molto elevati è l’unico a tener botta. Manca solo nell’ultimo passaggio, nell’intuizione o nell’imbucata decisiva. Encomiabile per l’apporto e la resistenza per altri 90 minuti.

Gerson 5 – Stesso discorso fatto già per Pellegrini: quando il ritmo si alza rischia di sparire dal campo. Ricorda la sua prestazione censurabile dell’anno scorso a Torino. Peccato perché nel primo tempo ha proprio lui le 2 migliori occasioni in attacco, sempre sul piede sbagliato. La qualità c’è e si è vista, ma deve mangiare ancora tante pagnotte prima di considerarsi un titolare. (dal 70′ Defrel s.v. – Anche se il tempo per prendere una valutazione ci sarebbe stato non fa nulla per meritarsi un voto).

Dzeko 5 – Non ne ha più, il serbatoio segna rosso da un bel po’. Non a caso non segna dalla gara d’andata con il Chelsea. Fa anche fatica a rendersi utile per il resto della squadra. Non sarà una serata facile, ma quando c’è da attaccare è assente ingiustificato. Urge trovare alternative per farlo rifiatare.

Perotti 6.5 – Del tridente d’attacco è l’unico vivace e in grado di saltare l’uomo. Nel primo tempo l’asse con Kolarov costituisce il punto di forza della manovra offensiva giallorossa. Peccato che i suoi guizzi non portino a nulla di significativo negli ultimi 16 metri. Anche per carenze dei compagni. Appare distrutto nel finale, ma resta comunque l’unico capace di spunti degni di nota.

All. Di Francesco – Partita ancora una volta preparata tatticamente in modo perfetto, non era facile giocare dopo il dispendio di energie nel derby venire a disputare una partita del genere, su un campo del genere contro un avversario del genere. Paradossalmente ‘tradito’ dai singoli e dalla stanchezza generale per gli impegni ravvicinati. I campioni dell’Atletico fanno la differenza, i suoi stanno a guardare.

GGR

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