Roma-Chelsea, Di Francesco: “Stiamo crescendo, vinto con compattezza e sacrificio di tutti. La strada però è ancora lunga”

Di Francesco

L’allenatore della Roma Eusebio Di Francesco ha commentato la bellissima vittoria per 3-0 sul Chelsea in Champions League. Le sue parole:

La Roma si impone a livello europeo, sottolineando una grande crescita davanti al Chelsea.

“Sapevamo che avremmo potuto soffrire per la condizione e la forza del Chelsea. Le grandi squadre devono saper anche soffrire. Stiamo dimostrando di saper crescere ma questa partita deve essere un punto di partenza. Anche in contropiede avremmo potuto creare problemi”.

E’ anche una rivincita per lei?

“Non ho nessuna rivincita da prendermi. Credo nel lavoro, credo nei ragazzi che hanno avuto sempre grande disponibilità verso le mie richieste anche se c’hanno messo un pochettino per metabolizzarle”.

Florenzi ha chiesto il cambio. Solo stanchezza?

“Florenzi era stanco morto, venendo da un infortunio lungo è normale accusare la stanchezza. Gli ho detto che voleva prendere gli applausi (sorride, ndr).

Come ha rivitalizzato El Shaarawy?

“El Shaarawy si allena in un certo modo, non si isola e gli chiedo sempre di venire dentro al campo per venire a giocare. Stasera lo ha fatto a destra come lo fa a sinistra. Sono contento della sua prestazione e della sua crescita. Sul secondo gol è stato bravo a credere nell’errore del difensore, è entrato nel campo come gli chiedo e ha sfruttato l’occasione”.

Fonte: Mediaset Premium

E’ stata la vittoria del cuore, del carattere, della grinta e del coraggio

“E della qualità perché al di la della sofferenza che fa parte di una grande squadra quando si vogliono ottenere queste vittorie, non ci siamo mai disuniti e abbiamo difeso con tutti gli effettivi con Dzeko che ha anche fatto corse dentro la nostra area. Questo spirito ci deve accompagnare sempre in tutte le competizioni e così sono convinto che ci toglieremo grandi soddisfazione”.

Dopo il sorteggio avevano dato tutti la Roma fuori dal girone

“Ci avevano visto fuori da tutto, le chiacchiere stanno a zero e il lavoro alla lunga paga. Il lavoro sta dimostrando che tutti i giocatori che si erano meritati di giocare con Spalletti quest’anno stanno giocando e ho dato a loro la chance di giocare queste partite e meritarsi queste serate”.

Cattive letture nel primo tempo…ma sempre un compagno ad aiutare

“Si è quello che sto cercando di trasmettere alla squadra che quando si soffre si deve farlo tutti insieme, succederà ancora di dover soffrire in alcuni momenti della gara ma questa compattezza e questa voglia di sacrificarsi l’uno per gli altri alla lunga paga. Noi inizialmente siamo stati poco bravi a leggere le traiettorie in mezzo alle linee ma poi siamo stati eccellenti nel prosieguo specialmente nella gestione del secondo tempo dove la squadra ha mostrato grande maturità”.

Ti meriti questa vittoria, alcuni ancora avevano dubbi sulla tua bravura e sulla tua squadra. Cosa non ti è piaciuto oggi?

“Al di la dello scetticismo credo che il lavoro paga e sto vivendo questa esperienza con grande serenità e puntando tutto sulle mie competenze. La cosa più difficile è trasmettere le cose a chi sta dentro e non a chi sta fuori e questo ora sta passando in maniera positiva e mi auguro che continui. Trovo poche cose negative stasera, forse nelle letture potevamo fare meglio, non abbiamo lavorato benissimo in alcuni momenti della gara, potevamo accorciare meglio anche se loro ci hanno colto di sorpresa rispetto a come avevamo preparato la gara poi nel secondo tempo ho rifatto due tre uscite un po’ differenti dei due esterni che ci hanno ridato grande equilibrio”.

Una menzione particolare agli esterni offensivi

“Se Buffon fa i complimenti a Higuain per quello che fa nella fase di non possesso figuriamoci se i miei esterni non lo possono fare. Per diventare grandi bisogna essere bravi in tutte e due le fasi, rimanere corti e lavorare insieme alla squadra. La loro pressione permette alla linea di leggere meglio le situazioni. Il lavoro degli esterni è inevitabile per come gioco io”.

Come ci si sente a essere il miglior allenatore della storia della Roma in Champions?

“E’ una bella soddisfazione però la strada è ancora lunga. Dobbiamo rimanere umili e lavorare tanto, se facciamo così ci possiamo togliere grandissime soddisfazioni anche in Champions”.

Fonte: Roma Tv

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